Decisamente un momento felice per l’Udu Teramo che da tempo si batte per la realizzazione di una città universitaria e contro la mancanza di trasporti adeguati.
“La mancanza di servizi appropriati” commentano “è, di certo, una delle maggiori responsabili della poca appetibilità del nostro ateneo. Il problema dell’insufficienza dei servizi non riguarda solo gli studenti teramani ma influisce sull’immagine dell’ateneo stesso. Forti della nostra vittoria auspichiamo che si possa instaurare un tavolo permanente tra amministrazione e studenti per discutere di università e per tenere sempre alta l’attenzione sul nostro ateneo e su quelli che sono i bisogni di cui necessita. Comprendiamo il periodo di forte crisi economica, ma questo non esime le amministrazioni e gli organi accademici dal fornire gli strumenti opportuni agli studenti universitari per poter vivere con serenità il proprio percorso di studi nella città in cui hanno scelto di vivere”.
L’istituzione della zona di free riding, tuttavia, non è che il solo punto di partenza. “Le cose da fare sono ancora molte” aggiunge l’Udu. “Innanzittutto per quanto riguarda i trasporti questi sono assolutamente da rafforzare e chiediamo ancora una volta la razionalizzazione delle corse urbane e la reintroduzione della linea 7 nell’orario di sospensione dalle 15 alle 17. Chiediamo, inoltre, a tutte le istituzioni accademiche e amministrative, da quella comunale a quella regionale, non tralasciando la Provincia, la concessione di spazi che possano essere adibiti ad aula studio nel centro della città (anche in questo caso si tratterebbe di costi irrisori). E, appellandoci agli organi accademici chiediamo che si passi da una segreteria studenti unificata ad una segreteria per Facoltà, in modo da supplire a quelle che sono le richieste degli studenti, i quali spesso perdono delle vere e proprie giornate anche solo per fare una semplice domanda al personale universitario. Oggi per raggiungere la segreteria lo studente deve spostarsi e recarsi al Rettorato di viale Crucioli, mentre sarebbe più funzionale se ogni segreteria fosse collocata nella Facoltà di riferimento. Teramo città universitaria è un progetto realizzabile. Noi ci crediamo e speriamo di non essere lasciati ancora una volta da soli. Questo però ci sembra un buon inizio”.