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Teramo, incontro sul bullismo all’Istituto ‘Alessandrini-Marino’

Teramo. Il bullismo è un fenomeno che presenta una diffusione crescente tra i giovanissimi ed ha ormai varcato da tempo l’ingresso delle aule scolastiche suscitando allarme per i singoli episodi più gravi che la cronaca con sempre maggiore frequenza consegna all’attenzione dell’opinione pubblica.

Purtroppo le origini di tale fenomeno sono da ricercare soprattutto al di fuori dell’ambito scolastico, probabilmente nei modelli comportamentali che in maniera più o meno velata vengono proposti alle nuove generazioni dai moderni mezzi di comunicazione di massa, che a loro volta rispecchiano troppo spesso i disvalori della società globalizzata.

La scuola si trova quindi a dover fronteggiare il bullismo ed il cyberbullismo forse come l’ultimo anello di una catena di eventi e situazioni che spesso travalicano le sue possibilità di intervento, perché il mondo esterno e talvolta le stesse famiglie di provenienza degli studenti, ne condividono poco i valori e gli insegnamenti.

Per questo motivo la scuola non può agire in solitudine e deve confrontarsi con strategie di intervento sviluppate in collaborazione con personale esperto in ambito psicologico, con le Forze dell’Ordine e con la Magistratura, proprio a causa degli esiti gravi che le manifestazioni di bullismo scolastico possono assumere.

Nell’ottica di questa esigenza di stretta collaborazione, anche ai fini della prevenzione del fenomeno, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo ha portato avanti un progetto volto alla prevenzione del bullismo in ambito scolastico che ha visto come protagonisti i Sostituti Procuratori della Repubblica dott. Davide Rosati e dott.ssa Silvia Scamurra.

Il progetto ha coinvolto l’Istituto di Istruzione Superiore “Alessandrini – Marino” di Teramo, il cui Dirigente, prof.ssa Stefania Nardini ha prontamente sostenuto l’iniziativa.

Così, dopo un percorso di analisi e di riflessione sul bullismo portato avanti negli ultimi mesi nelle classi del biennio sotto la supervisione della psicologa dr.ssa Gabriella Micolucci, durante la mattinata del 3 aprile 2017 presso l’Auditorium dell’ITT”Alessandrini” di Teramo si è svolto l’evento finale del progetto.

All’incontro sono intervenuti i magistrati dott. Davide Rosati e dott.ssa Silvia Scamurra, la psicologa dott.ssa Gabriella Micolucci, l’Ispettore Superiore della Polizia Postale Tazio Di Felice e l’Assistente Capo della Polizia Postale Cristina Russo.

Alla presenza del Dirigente Scolastico e di molte classi del biennio dell’ITT “Alessandrini” e dell’IP “Marino”accompagnate dai loro docenti, l’appuntamento ha visto inizialmente la presentazione di alcuni degli elaborati prodotti dagli studenti, dai quali si è tratto spunto per l’esame di alcuni degli aspetti principali del fenomeno.

La dott.ssa Micolucci si è soffermata in particolare sugli aspetti del bullismo che derivano dagli aspetti anomali del funzionamento dei gruppi di adolescenti, che finiscono per agire secondo modalità patologiche nascondendo e deresponsabilizzando i singoli.

Questi gruppi ora trovano un ulteriore collante nei social media, che ne possono prolungare ed amplificare oltremodo le dinamiche disfunzionali, pertanto secondo la psicologa proprio nell’intervento positivo sui gruppi di studenti andrebbe ricercata una possibile via d’uscita dal fenomeno.

Successivamente il dott. Davide Rosati si è soffermato sulle responsabilità che derivano per i singoli dai comportamenti devianti messi in atto all’interno dei gruppi.

La norma pone, infatti, l’accento sulle finalità per cui vengono messi in atto e reiterati i comportamenti devianti e nel caso di concorso di persone è stata messa in luce la responsabilità complice di quanti condividono tali finalità.

Molto interesse ha suscitato anche l’intervento dell’Ispettore della Polizia Postale Tazio Di Felice che ha messo in luce tutti i potenti strumenti ora a disposizione delle Forze dell’Ordine per individuare i responsabili di atti di cyberbullismo.

L’incontro, moderato dalla dott.ssa Scamurra, si è caratterizzato anche per i molti interventi degli studenti che hanno evidenziato il loro interesse per gli argomenti affrontati attraverso un gran numero di domande.