Tortoreto ha tra i suoi cittadini un nuovo campione. Si tratta di Italo Di Candido, pensionato di 68 anni, che si è aggiudicato il podio del 60° Campionato mondiale di Ornitologia ad Almeria, in Spagna, la celebre kermesse organizzata dalla Federacion Ornitologica de Andalucia.
L’importante manifestazione, che si è svolta dal 13 al 20 gennaio, ha visto la partecipazione di ben 4mila allevatori provenienti da oltre 40 paesi. Unico italiano a ottenere tutti e tre i gradini del podio, Di Candido si è aggiudicato il primo, secondo e terzo posto nella categoria “Nero topazio a fattore giallo”. Non solo. L’allevatore ha anche ottenuto l’argento nella categoria “Stamm nero topazio a fattore bianco”, dove ha totalizzato ben 360 punti.
Giudicati da una commissione internazionale, i canarini, che Italo alleva in contrada Salino, rimarranno in terra spagnola fino alla prossima settimana, dove gli appassionati del settore potranno ammirare i piccoli campioni di razza.
“Si tratta della manifestazione ornitologica per eccellenza – è il commento del vincitore – e, pertanto, sapere di essermi classificato al primo posto è stata per me un’emozione fortissima”.
Il campionato mondiale di ornitologia è, infatti, il motore che muove il mondo ornitologico sportivo, dove migliaia di allevatori hanno l’opportunità di valutare il livello dei propri vivai, di acquisire nuovi geni per rinnovarli e di conoscere le novità tecnologiche e scientifiche del settore. “Oltre, ovviamente, alla possibilità di entrare nell’“elite degli allevatori” – sorride Di Candido – dopo mesi di impegno e costante applicazione”.
Iscritto alla Federazione Ornitologica Italiana dal ’75, il neo campione nutre una forte passione per questi piccoli animali, “che – ammette – non mi ha mai abbandonato, nemmeno nei momenti più difficili della mia vita, in cui il mio allevamento è stato per me un sostegno e una distrazione allo stesso tempo. Insomma, quasi una cura dell’anima. La nostra è un’attività spesso sconosciuta, ma posso assicurare che consente di entrare in stretto contatto con la natura e con l’affascinante ciclo della vita, permettendo di scoprire mondi sconosciuti e aspetti legati al nostro essere che non sapevamo nemmeno di possedere”.