“Purtroppo, nonostante gli appelli, si continua a difendere ostinatamente l’errata gestione delle alberature in città. La Giulianova Patrimonio ha dichiarato che “gli interventi di potatura effettuati hanno riguardato nella maggior parte dei casi degli individui arborei che presentavano già problematiche di natura biologica e strutturale’ ribadendo la necessità di tagliare ramificazioni avanti diametro superiore a 10 centimentri ‘che per problemi di natura fitopatologica e strutturale, rappresentavano dei potenziali pericoli per la pubblica incolumità”.
Secondo la Giulianova Patrimonio, dunque, gli interventi di potatura “sono stati effettuati con l’obiettivo di eliminare questi rischi, alcuni dei quali imminenti.” Tutti problemi, secondo la Giulianova Patrimonio, che sono derivati dal passato da precedenti “gestioni manutentive” che hanno compromesso le caratteristiche delle alberature.
Il Conalpa mette in dubbio, dal punto di vista scientifico, quanto dichiarato dalla Giulianova Patrimonio: ” Alberi già con criticità, se potati drasticamente, peggiorano le problematiche di natura biologica e strutturale. In pratica non si rispetta la salute e la naturalità degli alberi. Una pianta sottoposta a tagli superiori di 10 centimetri di diametro difficilmente riesce a rimarginare totalmente le proprie ferite arrivando a produrre nuove patologie con nuovi attacchi di insetti xilofagi e carie con ulteriori problemi di stabilità. La “potatura di risanamento” deve essere eseguita mantenendo il più possibile la naturale forma dell’albero, senza nessun intervento drastico. La potatura di risanamento va ad eliminare solo ed esclusivamente quelle parti malate e secche che si rintracciano all’interno della pianta. E’ un’azione mirata, molto raffinata e specialistica, che va a migliorare l’albero. A Giulianova questo intervento non è stato eseguito.”
Per quanto riguarda invece le irregolarità dello sviluppo biologico della pianta, secondo il Conalpa ” si tratta di difetti particolarmente evidenti in esemplari fortemente compromessi da cattiva gestione. Difetti che si possono riordinare sempre con interventi mirati di corretta potatura dentro la chioma senza compromettere salute e naturalità della pianta. Come ci insegna la moderna arboricoltura, la miglior potatura è quella che non si vede, che si adegua alla struttura dell’albero, che tende ad alleggerire il superfluo, eliminando il secco e i rami rovinati, rinforzando le ramificazioni e permettendo il passaggio della luce in ogni punto della chioma. Se si parla di potatura di risanamento e miglioramento bisogna saperla effettuare, utilizzando arboricoltori specializzati e prevedendo una direzione dei lavori con agronomi, forestali e paesaggisti esperti. A Giulianova, purtroppo, non abbiamo visto interventi magistrali di arboricoltori e specialisti del settore.”
In merito alle piante gravemente compromesse, il Conalpa consiglia una immediata sostituzione con nuove alberature, come avviene in tutte le città virtuose che vogliono migliorare le proprie alberature e spazi verdi. “L’abbattimento di alberi marci e cariati, se immediatamente rimpiazzati, non può che fare del bene alla città di Giulianova e al suo paesaggio. Così si elimina anche il problema della pubblica incolumità, senza procedere a nessun accanimento terapeutico con dispendio di soldi pubblici. L’importante è effettuare sempre analisi fitostatiche firmate da esperti”.