“Si tratta di una possibilità – spiega meglio Iezzi – già prevista nel nostro regolamento comunale, in cui si legge che proprio la giunta debba proporne l’utilizzo. Penso, dunque, sia arrivato il momento di prendere una decisione politica in merito. Un plauso va alla preziosa campagna di sensibilizzazione del vicesindaco Pallini che tiene senz’altro desta l’attenzione sul problema, ma credo che questo non basti per raggiungere il ‘vuoto mentale’ di chi si diletta gratuitamente a danneggiare i posti più belli della nostra città”.
Da qui l’idea del presidente del Consiglio Comunale di utilizzare un sistema di videosorveglianza pensato appositamente per monitorare 24 ore su 24 le zone più a rischio del capoluogo adriatico.
“Il primo passo – precisa anzitutto Iezzi – sarà quello di reperire le risorse necessarie. Seguirà poi una mappatura del comprensorio pinetese, con la quale individuare le cinque aree che costituiranno il punto di partenza del nuovo sistema”.
Obiettivo dell’amministrazione è ovviamente quello di estendere gradualmente l’utilizzo delle telecamere anche ad altre zone inizialmente non incluse.
“In questo senso – auspica il presidente – potremmo anche avvalerci della collaborazione dei balneatori, che potrebbero dotarsi di telecamere da agganciare al sistema.Ora, però, l’importante è partire. Mi rivolgo pertanto a giunta ed esecutivo, affinchè insieme riusciamo a trovare una soluzione definitiva a un problema davvero spinoso. È arrivato il momento di agire”.