È accaduto nella notte di venerdi 6 gennaio, quando la corona d’alloro è stata spezzata e poi gettata a terra dopo aver strappato anche il nastro tricolore. Poco dopo, sul palazzo delle Poste Centrali e in altre zone del centro storico sono stati affissi dei manifesti rappresentanti il simbolo della croce celtica.
Per il comitato provinciale di Teramo dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani D’Italia) sarebbe chiara “la matrice politica del grave atto vandalico, che offende la storia democratica ed antifascista della nostra città. La corona, realizzata dall’Amministrazione Comunale di Teramo e dall’A.N.P.I., era stata apposta lo scorso 13 dicembre in occasione della Cerimonia organizzata per celebrare il 68° Anniversario dell’uccisione del Martire della nostra città. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia giudica di una gravità inaudita l’episodio. Sono segnali che destano viva preoccupazione, perché con essi si tenta di seminare odio e cancellare la memoria di coloro che hanno dato la vita per la riconquista della Democrazia e della Libertà”.