Il direttore generale della Asl di Teramo Roberto Fagnano ha smentito le voci di queste ultime ore circa la cancellazione a priori della proposta di una struttura sanitaria di Primo Livello lungo la fascia costiera. In mattinata Fagnano ha avuto uno scambio di contenuti con il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro. Una serie di messaggi attraverso whatsapp che non ammettono dubbi.
“Ciao sindaco. Ho letto notizie strane sui giornali”, scrive Fagnano, “Niente di vero. Mi servono due o tre giorni per finire i calcoli. Un po’ complicati perché si tratta di un ospedale da 380 posti. Comunque impegnativo. Allora, costo totale dell’ospedale della costa è di 139 milioni circa. Compreso attrezzature. Posti letto 380. Quasi tutte le specialità dell’ospedale di Primo Livello. Il problema è che i costi dell’ospedale che resta, cioè quello di Teramo, non si abbattono e neppure si elimina il costo di adeguamento sismico ed antincendio. Da qui la difficoltà oggettiva e la maggiore complessità dell’operazione. Si deve studiare un meccanismo di perequazione. Noi in tutti e due i casi miriamo ad una sanità sostenibile anche in futuro. Poi la Regione dovrà decidere”.
Un messaggio chiaro che conferma come la Asl stia elaborando la soluzione migliore, tenendo conto della necessità di avere una struttura sanitaria adeguata sulla costa. Non più, quindi, un unico ospedale nel territorio provinciale, così come proposto in precedenza, per il quale i gruppi consiliari del Pd di Teramo hanno presentato un possibile sito, ma due strutture. Questo perché Fagnano ha preso in considerazione l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Giulianova, in seduta straordinaria lo scorso 13 febbraio al Kursaal, sulla necessità che un’area vasta in cui risiedono circa 150mila abitanti (la popolazione triplica in estate) abbia bisogno di un ospedale qualificato, di Primo Livello.
I costi per la sua realizzazione sono elevati. Ma per il sindaco Mastromauro una soluzione deve essere trovata. Motivo per cui è stato chiesto alla Regione un impegno forte e formale.