Arriva immediata da parte della Cna di Teramo la risposta all’Ordine degli Ingegneri di Teramo che aveva chiesto all’associazione di fare un passo indietro nella volontà di dare vita ad uno sportello destinato alla ricostruzione attraverso la convenzione con dei professionisti.
“L’attività di assistenza alle imprese associate”, scrive in una nota la presidenza, “è il motivo e la ragione sociale per cui Cna stessa esiste”. Nessuna volontà, dunque, di sostituirsi alle attività professionali di ingegneri, architetti o geometri. Dopo raccolto una esigenza espressa dai suoi stessi associati, infatti, la Cna non ha fatto altro che affidarsi ad una struttura ingegneristica abilitata, la quale al suo interno ha delle specifiche professionalità ed esperienze relative ai processi progettuali inerenti l’ingegneria sismica, maturate e maturande nei territori colpiti dagli eventi sismici, secondo quanto previsto dalla legge.
“Il servizio messo a disposizione dalla nostra associazione”, spiega ancora la Cna, “in collaborazione con strutture ingegneristiche e professionisti abilitati, non è assolutamente diverso dal lavoro effettuato dagli altri studi di ingegneria”, ricordando come la dicitura “gratuita” indicata nelle lettere ai propri associati, è relativa al fatto che le persone danneggiate non dovranno pagare di tasca propria in quanto sono previsti degli indennizzi statali come da procedura.
E ricordando come l’associazione sia stata sempre in prima linea vicino alle imprese in questo particolare momento di continue emergenze sottolinea come “non è sicuramente sull’evento sisma che vuole o deve fare cassa: i nostri associati sono numerosi e ci danno fiducia per il modo in cui normalmente operiamo nella piena legalità e trasparenza”.
E a dimostrazione di questo c’è l’esperienza di diverse titolari di attività artigiane che, seppure avessero già incaricato progettisti di fiducia, hanno ritenuto di chiedere consigli alla struttura tecnica attivata dall’associazione, senza che ci sia nessun corrispettivo economico al riguardo.
