Roseto. L’allarme è stato lanciato da alcuni passanti che dal ponte ciclopedonale che collega Giulianova con Cologna Spiaggia hanno notato la strana colorazione delle acque del fiume Tordino. Una lunga scia rossastra, a tratti anche marrone, ben visibile per un tratto di almeno un paio di chilometri, sino a raggiungere la foce del fiume.
Una situazione certamente anomala ma che puntualmente si ripete ogni anno di questi tempi. Che sia colpa del nuovo depuratore di Colleranesco? Nient’affatto! L’impianto funziona benissimo, stando anche ai recenti controlli eseguiti dall’Arta, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, che ha accertato come i parametri siano ben al di sotto dei limiti minimi consentiti dalla legge. Insomma, l’impianto di depurazione scarica nel Tordino acque praticamente purissime. E allora com’è possibile che nelle ultime 24 ore il fiume avesse quella strana colorazione. Il dito è puntato contro chi scarica abusivamente nel fiume le acque di lavorazione dei frantoi. Ecco spiegata la presenza dell’acqua marrone nel Tordino. Uno scarico che non avviene attraverso i tradizionali canali di raccolta delle acque piovane che poi confluiscono nel fiume. Bensì attraverso autocisterne, stando ad alcune ipotesi formulate dagli investigatori.
In sostanza i proprietari di alcuni frantoi si affidano a titolari di autobotti i quali portano via dall’impianto di lavorazione delle olive le acque di lavorazione per poi scaricarle notte tempo nel fiume Tordino, approfittando di uno dei tanti accessi incustoditi verso l’alveo. “Da tempo ci stiamo battendo per la tutela dei fiumi”, spiega Walter Squeo, vice presidente del Cogevo, il consorzio di gestione delle vongolare, “c’è chi continua ancora a fare il furbo. Recentemente abbiamo chiuso all’attività di pesca delle vongole il tratto di mare a sud del porto di Giulianova per consentire il ripopolamento della “Venus Galina”. Ma se il Tordino scarica queste sostante rischiamo di ritrovare poco o nulla alla ripresa della pesca. Spero davvero che chi ha scaricato queste sostanze nel fiume venga presto individuato e che possa pagarne le conseguenze”. Attualmente si indaga contro ignoti. Del problema è stata interessata la capitaneria di porto. In molti ieri mattina hanno peraltro notato che i pesci si erano tutti spostati nei punti in cui l’acqua era più chiara e non invasa dalla sostanza rossastra.