Alba Adriatica. Il colpo fallisce, anche per il tempestivo arrivo dei carabinieri, e la banda che svaligia gli appartamenti, arrampicandosi sui muri, finisce in manette. Dietro alla recrudescenza dei furti in abitazione, che nell’ultimo scorcio si sono verificati sia sulla costa che in Val Vibrata, potrebbero esserci i due albanesi arrestati la scorsa notte, dai carabinieri del nucleo radiomobile di Alba Adriatica. In carcere, con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso, sono finiti Serjan Galica, 27 anni e Arjan Gusha, di 28, nullafacenti, entrambi residenti ad Alba. I due sono stati bloccati in viale Regina Margherita, a due passi dalla stazione ferroviaria, mentre si stavano introducendo (almeno uno due) all’interno di un appartamento al primo piano di una palazzina. I provetti “uomo ragno” erano dotati di una fune plastificata, con una sorta di uncino (rampino) all’estremità della stessa, utile per “agganciare” il bordo del balcone e poi issarsi su. La stessa tecnica è stata usata la scorsa notte. Uno dei due albanesi è rimasto in strada, a fare da palo, l’altro si è arrampicato su per la corda e con un piede di porco ha tentato di forzare la porta-finestra di un appartamento dove stava dormendo una ragazza di 23 anni. Il tentativo di effrazione, però, è stato udito da alcuni vicini, che hanno immediatamente contattato il 112. Una pattuglia del radiomobile, a sirene spente, è giunta sul posto ed ha bloccato i due topi di appartamento: uno è stato arrestato in strada, l’altro sul balcone, mentre cercava di nascondersi. Nella successiva perquisizione domiciliare, in casa di Galica, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 24 pallottole (calibo 6 e 35) per pistola semi-automatica. Per il 27enne è scattata anche l’accusa di detenzione illegale di munizioni. I carabinieri stanno verificando se dietro ad alcuni furti che si sono verificati nel comprensorio, possa essere la banda arrestata la scorsa notte.