Al riguardo i giudici amministrativi hanno rilevato che “la domanda cautelare non appare meritevole di positiva delibazione, in ragione del carattere generale e tempestivo della contestata proroga e della non evidenza di fumus relativamente alle altre censure prospettate”.
“Si risolve positivamente per la Regione Abruzzo – ha commentato l’assessore regionale Dino Pepe – una vicenda che aveva suscitato un ingiustificato clamore mediatico. E’ stato accertato che tutto è stato fatto secondo legalità e trasparenza. Ringrazio il Dipartimento delle Politiche agricole e l’Avvocatura regionale per aver difeso l’ente con competenza. Faccio presente inoltre – conclude Pepe – che il 31 gennaio scorso ho provveduto a chiedere all’Autorità di Gestione del Piano di Sviluppo Rurale di porre all’attenzione del Comitato di Sorveglianza una riprogrammazione finanziaria del programma che possa rendere fruibili le opportunità indotte dalla misura relativa ai GAL anche alle comunità locali che al momento non ne possono beneficiare”.