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Attentanti incendiari Martinsicuro: sit in di solidarietà davanti al tribunale di Teramo

Teramo. Un grave attacco alla legalità. Questo il commento dei militanti di Forza Nuova che questa mattina hanno organizzato un sit in di solidarietà davanti al Tribunale di Teramo, per esprimere la loro vicinanza al giudice Marina Tommolini ed al maresciallo dei Carabinieri Spartaco De Cicco.

“Solidarietà a chi lavora ogni giorno per la legalità” dice Daniele Lopolito, portavoce di Forza Nuova. “Li invitiamo a non mollare e a proseguire nella loro attività”. Tra questi, c’è anche il Pubblico Ministero Paolo Ferraro, che per qualche periodo si è occupato del delitto di Melania Rea, denunciando la presenza di una “setta satanica massonica esistente in ambito militare” (ora è stato rimosso dall’incarico).

Vogliono tenere alta l’attenzione, perché quanto successo non passi sotto silenzio. “I giornali nazionali non ne parlano assolutamente e questo è altrettanto grave, perché si tratta di un attacco alla Procura forte e violento, che deve invitare tutti a riflettere”.

Presente al sit in anche Claudio Moffa, docente dell’Università di Teramo, accompagnato da un gruppo di studenti. Moffa ha parlato di una “quarta mafia”, quella presente nei piccoli centri. “Bisogna prendere coscienza di questa presenza” ha detto “e attuare subito misure concrete”.

Si tratta della prima grave intimidazione terroristica nella provincia teramana contro professionisti al servizio dello Stato e della Giustizia, si legge ancora nel volantino, nel quale si avanzano tre richieste fondamentali: “a meno di esplicita e certa volontà delle vittime degli attentati, non ci sia nessun trasferimento o avocazione di indagini a danno dei due professionisti minacciati; che l’autorità competente disponga un servizio di scorta forte e una vigilanza rigorosa per il Giudice Tommolini e il maresciallo De Cicco, quale non traspare con certezza dalle esternazioni del Prefetto”. Occorre, infine, “maturare una riflessione e discutere sui pericoli che rappresenta la presenza attiva e minacciosa nel tessuto cittadino e provinciale sia di organizzazioni criminali feroci e senza scrupoli, sia di massonerie più o meno occulte eventualmente diffuse nelle principali istituzioni del territorio, che occorre smascherare e combattere”.