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Brucchi a Roma: “Non ci accontentiamo delle parole”. Ok di Errani per 2 poli scolastici

Una trasferta romana che lascia ben sperare quella odierna per il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi che ha voluto rappresentare le difficoltà e le esigenze di un territorio, quello teramano, appunto, martoriato nelle ultime settimane da continue emergenze.

Il primo incontro è stato con il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani per parlare del futuro delle scuole cittadine dal quale Brucchi ha avuto l’ok per i poli scolastici della D’Alessandro e del nuovo stadio. Bisognerà ora integrare il progetto presentato con altri dati necessari per completare gli studi di fattibilità, prima di conoscere tempi e modi di realizzazione.

“Stiamo procedendo bene”, ha confermato Brucchi che ha aggiunto come per settembre potrebbe essere già pronto il primo polo dello stadio, mentre per quello del lungofiume probabilmente saranno necessari alcuni mesi in più. Per la terza ipotesi, invece, con una nuova struttura nell’area dell’ex stadio, bisognerà procedere per canali di finanziamento diversi, con sistemi pubblico/privato, e non si potrà attingere ai fondi per la ricostruzione.

E nell’audizione alla Commissione Ambiente del Parlamento ha spiegato come la “tempesta perfetta” si sia abbattuta nelle prime settimane dell’anno sul territorio teramano, tra sisma e una nevicata dalle proporzioni eccezionali, che ha avuto come aggravio “la smisurata prolungata assenza di energia elettrica”, che ha dato il colpo di grazia alla popolazione, allungando anche i tempi per i soccorsi.

Tra le richieste espresse in commissione, Brucchi ha ribadito la necessità di azioni immediate di manutenzione ordinaria e soprattutto straordinaria con un piano di interventi pluriennale sulle infrastrutture. Senza contare la necessità di un concreto indennizzo per i danni diretti ed indiretti causati dal lungo black out alle famiglie e al sistema economico del territorio che non potrà limitarsi “alle 100 euro in bolletta”. Bisognerà ancora rivedere il piano di emergenza dell’Enel per eventi calamitosi, in modo da non trovarsi nuovamente impreparati così come accaduto nelle scorse settimane e prevedere il risarcimento dei danni a tutti i privati. Non da ultimo, infine, Brucchi ha chiesto la massima chiarezza sulla vulnerabilità sismica della diga di Campotosto con gli interventi da attuare.

E sottolineando come ci sia stato “un ascolto attento da parte dei parlamentari presenti”, il primo cittadino teramano ha sottolineato come non tema affatto la crisi del Pd che potrebbe mettere in forse la tenuta del Governo. “Le cose le dobbiamo guadagnare sul campo, anche sbattendo i pugni”, ha detto Brucchi, “io devo pensare al terremoto e al mio territorio e non mi interessa affatto cosa stia accadendo in casa del Pd”.

E di ritorno da Roma il sindaco si si prepara all’incontro in programma questa sera con i rappresentanti del mondo economico cittadino, per confrontarsi sulle loro necessità e sulle risposte da ottenere dal Governo. In attesa della nuova Commissione parlamentare domani per parlare ancora di sisma e della manifestazione del 2 marzo per chiedere modifiche al decreto sisma.