Ci sarà anche Renzo Di Sabatino, insieme ai suoi colleghi di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Macerata, Rieti, Perugia e Terni, con i presidenti delle province interessate dal sisma nell’audizione nella Commissione Ambiente della Camera, in programma domani alle 15,30, per discutere le richieste di revisione del Decreto sisma prima della sua conversione in decreto legge.
E, in vista della manifestazione di protesta programmata per il 2 marzo a Roma, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del Governo, del Parlamento e dell’opinione pubblica rispetto alle emergenze che sta vivendo il territorio, la Provincia di Teramo chiama a raccolta tutti i sindaci in un incontro in programma giovedì prossimo alle 10.30, nella sede dell’Ente, per definire modalità e contenuti dell’iniziativa da portare avanti.
“Questa è una battaglia di tutti”, ha detto di Sabatino, “altrimenti si perde. Interessa tutti i Comuni del teramano perché le emergenze delle aree interne e della montagna si riversano con effetti negativi anche sulla costa: basta pensare al turismo ma anche alle numerose implicazioni socio urbanistiche di questo esodo dei paesi dell’entroterra”.
“Ed è una battaglia”, continua il presidente, “le cui ragioni, comprensibilmente, potrebbero non essere così scontate per altri territori del Centro Italia danneggiati dal sisma. E’ indispensabile, quindi, coinvolgere tutti i livelli istituzionali e l’opinione pubblica più ampia. C’è un tema centrale che ci unisce tutti: la fragilità della nostra terra e la fragilità e le contraddizioni del modello di sviluppo. Per affrontarlo ci vogliono strumenti, finanziari e legislativi, disegnati su misura proprio per evitare di sprecare risorse, come già accaduto in passato, riparando i danni ma non le cause. Una battaglia di rigore che dobbiamo far comprendere partendo dal rigore delle nostre motivazioni”.