Nel progetto originario la Consulta aveva proposto l’utilizzo dell’edificio scolastico presente nella frazione di Salino, ma tuttavia non è stato possibile dato il protrarsi dei lavori al plesso scolastico del Paese e dunque dell’uso della struttura di Salino da parte degli studenti.
Di comune accordo con l’Ente si è cercato di coinvolgere l’Arit che ha tutt’ora spazi inutilizzati. C’è stato un incontro con l’ex direttore della struttura nelle prime settimane del 2016 che ci avevano fatto ben sperare.
Successivamente ci sono stati tanti avvenimenti che hanno sepolto l’idea. Un nuovo direttore ha preso posto all’Arit, le vicissitudini politiche dell’Ente hanno portato al commissariamento e non si è più parlato del progetto.
Ad oggi non abbiamo perso la speranza di attivare questa proposta innovativa per il nostro territorio, che potrebbe portare lavoro all’interno del nostro paese.
“Il progetto è molto valido”, sottolinea Enrico Romagnoli, presidente della Consulta, “pensato per tutti i giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro. Il coworking rappresenta un nuovo modo di affrontare e pensare il lavoro stesso. Tutta la Consulta si augura che questo progetto venga ripreso e realizzato nel miglior modo possibile. Noi siamo sempre disponibili a qualsiasi incontro e confronto.”