Giulianova, eseguito lo sfratto all’Annunziata della famiglia Di Rocco

giulianova_annunziataGiulianova. E’ stato eseguito oggi alle 14, dopo che la Corte d’Appello dell’Aquila aveva rigettato la richiesta di sospensiva presentata dall’avvocato Vincenzo Di Nanna, lo sfratto alla  famiglia di Achille Di Rocco che occupava l’appartamento al primo piano degli alloggi popolari di via Lombardi, nel quartiere Annunziata.

La decisione era stata presa dal sindaco Francesco Mastromauro che aveva fatta sua  l’analoga richiesta avanzata dal capitano dei Carabinieri, Luigi Dellegrazie e supportata da un corposo dossier, dopo due sentenze definitive per spaccio di droga a carico del Di Rocco, ora in carcere a Teramo.

Nella mattina di oggi l’ufficiale giudiziario del Tribunale di Teramo, sezione distaccata di Giulianova, in piena  e completa collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Giulianova  ha dato esecuzione all’ordine di resa dell’appartamento popolare disposto dal Giudice, Federico RIA. a fine settembre scorso.
Le operazioni hanno avuto inizio questa mattina alle ore 09,00 quando il Luogotente Antonio Longo insieme all’ufficiale giudiziario hanno bussato alla porta dell’abitazione di Achille Di Rocco. L’avvocato Vincenzo Di Nanna si sarebbe opposto dapprima sottoponendo alle forze dell’ordine il caso della moglia di Achille Di Rocco, Pasqualina Spinelli, sottoposta all’obbligo di soggiorno a Giulianova. Immediatamente si attivavano tutti doverosi accertamenti per risolvere e superare l’ostacolo, grazie anche all’intervento tempestivo dello staff del sindaco Francesco Mastromauro, che ha messo a disposizione una pensione del centro per la famiglia Di Rocco (i due genitori e il figlio=. Successivamente è stata risolta anche la posizione dell’anziana madre del rom che da alcuni viveva con la famiglia di Achille Di Rocco per le pessime condizione igieniche della propria abitazione nella parte alta della città, La Rocca. L’anziana, durante lo sfratto, avrebbe accusato un lieve malore ma prontamente soccorsa dalla Croce Rossa (che ha partecipato all’operazione con la Polizia Municipale e Vigili del Fuoco di Roseto) è stata trasferita per alcuni giorni nella stessa pensione, in attesa che la propria casa venisse ripulita. Alle 14,00 le operazioni si sono concluse con i sigilli sulla porta ed il cambio della serratura. A quel punto l’immobile è tornato in possesso del Comune per una prossima assegnazione. Anche se i mobili, al momento, restano all’interno dell’appartamento e dovranno essere trasportati in seguito a spese dei vecchi proprietari.
“Oggi la legalità è stata finalmente ripristinata in un quartiere (ndr, Annunziata) che  da sempre soffre le problematiche di una difficile integrazione tra la popolazione ed quelle famiglie oramai stanziali di etnia rom”. È il commento deli carabinieri di Giulianova.

“E’ stata ripristinata la legalità” dichiara il sindaco, “obiettivo che, insieme con la linea dura portata avanti da questa amministrazione, costituisce uno dei punti qualificanti del programma Giulianova 2020. Vorrei in proposito ricordare che dal mio insediamento sono state oltre una dozzina le ordinanze di sgombero a carico di soggetti occupanti alloggi popolari ma privi dei titoli. Un’azione forte e incisiva, la nostra, mancata per decenni e che ci è stata anche riconosciuta, in termini assai positivi, dal giudice Federico Ria. Ora sono stato immesso nel possesso dell’appartamento, che verrà destinato a chi ne ha davvero bisogno e rispetta la legge”.

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