Teramo, proroga tasse: quando l’Università viene usata a fini politici

universita_teramoTeramo. Le tasse universitarie potranno essere pagate fino al 6 dicembre. Gli studenti hanno potuto tirare, dunque, un gran sospiro di sollievo, allontanando così il demone della mora (la scadenza del pagamento era prevista per il 6 novembre scorso). Tutto è bene quel che finisce bene, dunque. Non proprio.

Tra i corridoi di Coste Sant’Agostino, qualcuno, e nello specifico i gruppi studenteschi di Progetto Ateneo, Studenti per le Libertà e Azione Universitaria, non ha digerito “l’etichettatura politica” data alla questione dal Consigliere di Facoltà di Scienze Politiche Mirko De Berardiniis e dall’Udu (Unione degli Studenti), ai quali non potrebbero essere attribuiti “reali meriti che hanno portato al Decreto del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo Rita Tranquilli Leali”.

“Si dà il caso” spiegano a proposito “che la proroga sia stata concessa a seguito di un’istanza presentata dall’organo studentesco legittimamente preposto, ossia il Consiglio degli Studenti, dove l’Udu non ha alcun rappresentante, a cui è seguita una riunione tra il Direttore Amministrativo Luigi Renzullo, la responsabile del Centro Informatico e la Responsabile del settore Servizi agli Studenti, Mazzarella, per decidere se prorogare o meno i termini per il pagamento delle tasse. L’iter è poi proseguito con Decreto Rettorale che verrà ratificato nel prossimo Consiglio d’Amministrazione d’Ateneo dove, ancora una volta, l’Udu è sprovvista di rappresentanti”.

La domanda che molti studenti si pongono, a questo punto, è come “il Consigliere di Facoltà Mirko De Berardinis, non presente sul territorio e avendo collezionato più di tre assenze non giustificate che lo portano a decadere dal Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche, si sia potuto arrogare meriti inesistenti visto che l’unica richiesta formale è quella del Consiglio degli Studenti. Viene il dubbio che tale articolo sia figlio di interessi politici territoriali non inerenti al mondo universitario, ma che vuole solo dare visione al segretario cittadino del Pd Teramano, mancando di rispetto a chi ogni giorno lavora per gli studenti ed è vicino quotidianamente alle loro problematiche. Ci si augura che con la decadenza del consigliere De Berardinis non si verifichino più tali tristi e mistificatori episodi”.

 

La replica del Consigliere degli Studenti della Facoltà di Scienze Politiche, Mirko De Berardinis. “Spiace dover constatare che gli universitari del Pdl dell’Ateneo di Teramo strumentalizzino a fini politici l’importante proroga delle tasse universitarie. Nelle loro dichiarazioni di basso profilo si evince chiaramente la volontà di montare una polemica inutile, scadendo in ridicoli attacchi personali sul mio ruolo di consigliere di Facoltà. Questi i fatti. La mattina di giovedì 3 novembre ho inoltrato a mezzo stampa una richiesta di proroga delle tasse universitarie al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo. A due giorni dalla scadenza, prevista per il 5 novembre, l’Università non aveva deciso alcun rinvio, nonostante una precedente richiesta. Vista la prossimità della scadenza, ho raccolto il disagio di molti studenti che segnalavano il problema della nuova procedura di pagamento ed iscrizione on-line, con il rischio di dover pagare la mora di 26 euro. Nel tardo pomeriggio di giovedì 3 novembre 2011, mi informavano dall’Università che era stato approvato il rinvio della scadenza della prima rata al 6 dicembre 2011. E’ stato dunque un bel risultato per tutti gli studenti ottenuto grazie alla sensibilità del Magnifico Rettore e degli Organi amministrativi che hanno confermato la loro disponibilità nell’accogliere le nostre problematiche. Per questi motivi, non vedo alcuna divisione tra gli universitari. Leggo solo accuse pietose rivolte alle mia persona da parte di alcuni rappresentanti del centro-destra, volte all’ inserimento della politica nelle questioni universitarie. La mia assenza negli ultimi Consigli di Facoltà, dovuta alla lontananza da Teramo per motivi lavorativi è già stata giustificata agli organi competenti. Non comporta, pertanto, alcun decadimento dalla carica di Consigliere come auspicato inutilmente dai giovani del PDL, ai quali rivolgo comunque l’invito a moderare i toni. In riferimento poi, alla mia presunta assenza dal territorio universitario, sono ben lieto del fatto che non ci vediamo spesso, perché non frequentiamo gli stessi ambienti”.

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