Un tavolo di lavoro tecnico socio-economico che vuole essere un punto di riferimento per gli enti locali e le istituzioni chiamate a gestire il momento più difficile del territorio teramano dal dopoguerra. E’ stato siglato ieri nella sede dell’associazione costruttori teramani, un protocollo di intesa tra Ance, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti ed Università di Teramo, per la creazione di un organismo che possa fungere da supporto alle istituzioni e al sistema delle imprese, per ipotizzare soluzioni che individuano una via di uscita ad una crisi che sembra essere irreversibile, aggravata anche dagli eventi sismici e dallo straordinario maltempo delle ultime settimane.
Il Tavolo è nato dalla constatazione che la ricostruzione dopo il 2009 in provincia di Teramo non è sostanzialmente decollata per responsabilità non ancora chiare, ma che hanno determinato un ulteriore indebolimento del territorio comprovato dalla fragilità delle aree interne che rischiano uno spopolamento irreversibile.
L’iniziativa ha destato l’interesse anche della Fondazione Tercas, che ha partecipato alle riunioni preliminari e che presto potrebbe aderire offrendo il proprio contributo, ma è aperto anche alla adesione delle associazioni e degli ordini professionali che vorranno aderirvi.
“Il Tavolo”, afferma il Presidente Ance Teramo Raffaele Falone, “avrà anche il compito di monitorare, attraverso un apposito osservatorio, la ricostruzione 2009 e 2016/17 che diventerà quindi un elemento centrale per la rinascita del territorio. Parallelamente sarà necessario elaborare una strategia di breve e medio periodo con l’obiettivo di formulare proposte per la ricomposizione del territorio, la riduzione del rischio di squilibrio tra aree interne ed aree costiere, la pianificazione territoriale ed urbana, nonchè il rilancio manifatturiero commerciale il cui presupposto sarà la coesione sociale e la tenuta demografica dell’intera area”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal rettore di Teramo, Luciano D’Amico che ha assicurato la messa a disposizione sia delle strutture universitarie sia della fitta rete di relazioni accademiche nazionali ed internazionali.
Antonio Topitti, presidente comunale di Confesercenti ha auspicato che “l’iniziativa possa focalizzarsi su proposte che favoriscano l’attrazione di imprese in particolare nella Città di Teramo per la sua rivitalizzazione”.
E anche Dario Sfoglia, a nome della Confesercenti, ha espresso fiducia nel ruolo trainante dell’Università di Teramo e nei suoi progetti di sviluppo dell’offerta formativa che consentiranno anche la rigenerazione dell’ex manicomio di Teramo.
Infine Nicola Di Giovannantonio, Direttore di Confindustria “ha pienamente condiviso l’idea di un luogo di confronto che possa fare sintesi delle esperienze dell’Associazionismo locale e del know how universitario per costruire un complesso progetto di rilancio territoriale”.