Un incontro che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere più specificatamente operativo e non di discussione, e da qui la polemica di alcuni primi cittadini che non sono stati invitati (seppure poi ci sia stato lo stesso un momento di confronto con i sindaci), ma che nei fatti è servito per rendere cosciente il capo del Governo della peculiarità della situazione teramana che necessita di aiuti immediati e di interventi che tengano conto anche dei danni subiti a causa del maltempo.
Dopo aver fatto anche una passeggiata per Montorio, prima tappa della visita teramana, il Premier ha, dunque, visto con i propri occhi le difficoltà del territorio e, durante l’incontro con i sindaci, svolto successivamente in Provincia, ha sottolineato come questo susseguirsi di avvenimenti tragici “non deve incrinare la coesione della comunità e la fiducia nel futuro”.
“Ma bisogna lavorare e lavorare in fretta”, ha detto Gentiloni, “solo se le istituzioni saranno veramente unite e rapide si potrà consentire di restituire fiducia nel futuro”, assicurando l’interessamento a riguardo dell’intero consiglio dei Ministri per predisporre al più presto ordinanze mirate per questo territorio.
Viabilità e reinvestimenti sul territorio, dunque, per far ripartire anche quei settori vocazionali abruzzesi che sono il turismo, l’impresa, l’agricoltura.