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Nuovo ponte sul fiume Tronto: ora è realtà. Inaugurata l’opera tra Abruzzo e Marche

Martinsicuro. Prima il taglio del nastro, poi una sorta di conferenza stampa per illustrare le caratteristiche tecniche e l’importanza del nuovo ponte sul fiume Tronto, da questa mattina aperto al traffico. Presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, il vice presidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, l’assessore regionale Antonio Canzian, il presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, i sindaci di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro, Giovanni Gaspari e Abramo Di Salvatore, nonché progettisti dell’infrastruttura e rappresentanti dell’Anas che hanno permesso la realizzazione dell’opera. “Un’opera viaria importantissima – ha sottolineato Spacca – non solo perché migliora la mobilità di questo territorio, ma anche perché è il segnale del processo di valorizzazione infrastrutturale di quest’area in cui la Regione punta a realizzare il secondo polo logistico delle Marche”. “L’inaugurazione del ponte – ha detto Castiglione – rappresenta un esempio di come i soldi pubblici sono stati spesi bene, soprattutto quando le infrastrutture servono per fruire due territori, quali quello marchigiano e abruzzese, omogenei e sinergici tra loro, utili per le generazioni attuali e per quelle future. Tutta la politica senza distinzione di colore ha ottimizzato le risorse per delle opere come questa, principalmente significative anche dal punto di vista della macroregione Adriatico-Ionica”. “Con tutte le amministrazioni, durante le fasi progettuali e di realizzazione del ponte – ha evidenziato Canzian – si è creato un ottimo rapporto e un grande lavoro di squadra che ha permesso la costruzione in tempi rapidi. La messa in sicurezza idraulica del tratto terminale del fiume Tronto prevede anche la costruzione di un monolite scatolare in affiancamento al ponte ferroviario. Inoltre, è stata attivata anche la delocalizzazione di un’azienda industriale esistente in sponda destra con successivo smantellamento dei capannoni e la conseguente possibilità di effettuare l’allargamento della sezione di deflusso del fiume Tronto nel tratto compreso tra il ponte stradale ed il ponte ferroviario”. “La Val Vibrata e la Valle del Tronto – ha ricordato Catarra – attraverso le industrie sui propri territori hanno creato benessere. In questi anni tali aree stanno vivendo brutti momenti e per farle riconoscere aree di crisi e far confluire nuovi investimenti stiamo chiedendo al Governo nazionale che il Protocollo d’intesa venga tramutato in Accordo di Programma

Molta soddisfazione hanno espresso i due sindaci confinanti. Gaspari nel ricordo dell’alluvione del ’92 ha voluto ricordare che “non bisogna dimenticare le finalità per cui questa infrastruttura è stata creata in grado di mettere in sicurezza le persone, case e aziende”. Di Salvatore, invece, ha voluto sottolineare che attraverso il ponte “la viabilità della zona industriale del Tronto viene notevolmente migliorata, soprattutto nelle ore di punta e auspica la costruzione di un’altra rotatoria distante circa 200 metri da quella esistente per l’ingresso in paese. Naturalmente – ha aggiunto il sindaco – la piattaforma stradale realizzata, oltre a contenere due corsie per i sensi di marcia, dispone anche di una banchina ad uso ciclabile importantissima visto che cittadini di Martinsicuro utilizzano la bici per andare a San Benedetto”. Sul piano tecnico, ora si procederà a demolire il vecchio ponte, anche perché una delle finalità della sistemazione dell’asta terminale del Tronto, era proprio quella di ridurre gli ostacoli per il deflusso delle acque.