Terremoto Abruzzo, tante famiglie teramane trasferite a Giulianova

La paura di convivere con il rischio terremoto ha avuto il sopravvento e così molti teramani stanno pensando di trasferirsi definitivamente sulla costa.

Molte famiglie del capoluogo di provincia da un paio di settimane, dopo le ripetute scosse del 18 gennaio scorso, hanno deciso di riaprire la loro casa al mare e di trasferire armi e bagagli. Un trasferimento che dovrebbe essere solo momentaneo. Ma in tanti stanno pensando anche a qualcosa di permanente.

C’è chi si è messo alla ricerca di una casa da acquistare sulla costa e Giulianova è la località più gettonata. Ad oggi la città ha raggiunto quota 28mila residenti e il dato sembra in costante aggiornamento. La percezione arriva persino dal traffico che nelle ore di punta si congestiona, soprattutto lungo la statale 80, nel quartiere di Colleranesco.

Questo perché molti teramani che oggi, dopo le ultime scosse di terremoto hanno deciso di vivere nella loro casa al mare o sono ospiti nelle strutture alberghiere, ogni giorno vanno nel capoluogo per lavorare e la sera tornano sulla costa.

Gli abitanti di Colleranesco non saprebbero come attraversare la statale se non vi fossero i due semafori, uno dinanzi alla chiesa a chiamata, l’altro in direzione Giulianova che ha dei sensori intelligenti che consente ai residenti dell’abitato della zona sud del popoloso quartiere giuliese di immettersi sulla Ss80.

Ovviamente tutto questo va ad appesantire il traffico in modo particolare sul tratto tra Fosso Rovano, Villa Volpe, Villa Pozzoni. Ed è chiaro che solo la realizzazione dell’ultimo tratto della Teramo-Mare potrebbe decongestionare l’area di Colleranesco da questo traffico.

Una città, Giulianova, che dunque deve essere ripensata. L’argomento verrà presto preso in considerazione dall’amministrazione comunale che chiederà l’intervento degli organi competenti perché ormai non si può più perdere tempo con l’ultimo tratto della Teramo-Mare.

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