Tassa di soggiorno: albergatori di Alba Adriatica e Tortoreto dicono no

albergatori_alba-tortoretoAlba Adriatica. Un coro di no alla possibile introduzione della tassa di soggiorno. E’ un messaggio molto chiaro quello che lanciano gli operatori che fanno parte del Consorzio turistico Costa dei Parchi, che mostrano una netta contrarietà alla prospettiva di introdurre, a carico dei vacanzieri che frequentano il litorale, la tassa di soggiorno.

La sortita degli albergatori, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa (erano presenti Andrea Montecchia, presidente del Consorzio turistico, Rivo Ciabattoni e Francesco Pezzoli, presidente degli albergatori di Tortoreto) non è casuale, soprattutto nella tempistica, visto che il prossimo 4 ottobre, a Giulianova, è in programma una riunione tra i sindaci e gli assessori al turismo della fascia costiera teramana (convocata da Francesco Mastromauro) per ragionare attorno all’ipotesi di introdurre, nel 2012, la tassa di soggiorno in maniera uniforme. “ Siamo decisamente contrari ad introdurre la tassa” ha spiegato Andrea Montecchia. “ Sulla tematica, al momento, la categoria non è stata ancora interpellata, nonostante abbiamo protocollato, nei vari enti pubblici, la richiesta di informazioni in merito e la natura delle decisioni adottate. Poi mi chiedo: è giusto introdurre la tassazione, dopo quello che è successo nell’estate del 2010 con l’inquinamento del Vibrata?”. Il tema è molto sentito, sia dalla categoria che teme ripercussioni negative in una fase delicata, ma anche dagli enti pubblici, che individuano nell’introduzione della gabella sui flussi turistici per irrobustire le casse comunali. Le associazioni di categoria, però, chiedono un coinvolgimento fattivo al tavolo della discussione, fermo restando che il momento economico non sembra essere quello ideale per introdurre un nuovo balzello. “ La tassa di soggiorno”, argomenta Francesco Pezzoli, presidente degli albergatori di Tortoreto, “ rischia di creare danni al turismo che connota le nostre località. La tassa potrebbe essere giustificata, forse, in grandi città, ma non nelle nostre località, dove il movimento è per così dire più spontaneo”. Il monito lanciato dagli albergatori dovrà necessariamente essere tenuto in considerazione dagli amministratori del litorale, dove in alcuni casi si è fatta strada l’eventualità di introdurre la tassa. “ Invece di tassare il soggiorno” commenta con un pizzico di sarcasmo Rivo Ciabattoni, “ i comuni dovrebbero pianificare una politica turistica innovativa, utile per rilanciare il settore”.

 

 

 

 

 

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