“I segnali che questa amministrazione ha dato sin dai primi mesi dal suo insediamento”, dicono il sindaco Mastromauro, il vice Filipponi e gli assessori, “con oltre dodici revoche di alloggi popolari comunali e la chiusura di un bar per problemi di ordine pubblico, credo siano chiari. Siamo per la legalità e per il rispetto delle norme di comportamento e di convivenza. Tolleranza zero nei confronti di chi imposta la sua esistenza sull’arroganza e sulla sistematica violazione delle leggi. Noi e le forze dell’ordine facciamo la nostra parte; l’Ater deve fare la sua, vigilando affinché siano rispettati tutti i parametri per l’assegnazione degli alloggi e, soprattutto, evitando di scaricare su altri le proprie responsabilità. Qui ci sono questioni che si contrappongono e che potrebbero portare a gravi tensioni”, continuano sindaco, vice e assessori, “e questo noi non lo vogliamo assolutamente. Non neghiamo la presenza di questioni importanti sotto il profilo dei bisogni; ma non si faccia finta di non comprendere quali e quanti problemi di ordine pubblico esistono in città”.
Il commento di Marco Forconi, coordinatore regionale Forza Nuova Abruzzo. “Le tensioni contro i rom nel quartiere popolare di Giulianova sono un chiaro segnale di ribellione dei cittadini, evidentemente oramai giunti al culmine dell’esasperazione. A dire il vero, tutto l’Abruzzo è in mobilitazione permanente da almeno due anni (dopo i delitti Fadani e De Meo) e questo conferma quanto sia molto sentita la piaga della presenza rom stanziale, distante anni luce da quel processo di integrazione che per decenni le istituzioni, locali e nazionali, hanno auspicato e sbandierato. Bene, molto bene i pacchetti sicurezza emanati negli anni precedenti che consentono di individuare ed eliminare le problematiche inerenti alla costruzione di veri e propri imperi finanziari ma nulla ancora è stato fatto nell’ambito delle vessazioni e sopraffazioni alle quale i cittadini normali devono sottostare. Ribadendo, nel frattempo, la necessità di estendere il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso anche ai soggetti di etnia rom, ci facciamo portavoci diretti dell’insofferenza dei giuliesi, schierandoci fisicamente al loro fianco, in qualsiasi momento e con ogni mezzo”.