Le due testuggini sono state recuperate dal Centro Studi Cetacei di Pescara.
Una di grande dimensione (foto in alto) era già morta, probabilmente in mare aperto, e trascinata dalla mareggiata sulla spiaggia.
L’altra tartaruga (foto a destra) è stata, invece, rinvenuta viva ma in ipotermia sulla spiaggia della Riserva del Borsacchio. Avvolta su una coperta è stata immediatamente trasporta al Centro Studi di Pescara.
I soccorritori l’hanno chiamata Marina come la figlia di Franco Sbrolla, grande sostenitore della Riserva rosetana.