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Tortoreto, le spese del Comune nella fase commissariale: dati a confronto

Tortoreto. Sarà un caso? Forse. Il dato è ancora incompleto e prima di fare dei raffronti bisogna attendere che i singoli capitoli di bilancio, relativamente all’anno in corso, vengano conteggiati in maniera completa. In ogni caso passando in rassegna i dati raccolti dal sito governativo www.soldipubblici.gov.it emergono dati interessanti sui conti del Comune di Tortoreto, soprattutto raffrontati allo stesso periodo dello scorso anno.

 

 

Alcuni dei dati sono stati pubblicati sui social, nel gruppo dedicato “Idee per Tortoreto”, generando lunghe discussioni. Il tutto viaggiando attorno ad un costante confronto tra il 2015 e il 2016, anno nel quale si è insediata a Tortoreto una gestione commissariale, con l’arrivo di Francesco Tarricone dopo la decadenza del consiglio comunali. Non si fa fatica (i dati sono ufficiali) a capire che il contenimento della spesa è evidente. Certo, in alcuni casi la spesa è cresciuta, così come il bilancio di previsione è stato tracciato da chi ha guidato l’ente fino a maggio (il sindaco Alessandra Richi) certe economie a bocce ferme erano già previste.

 

 

Resta il fatto, però, che obblighi o meno, la spesa corrente sembra essersi ridotta. Esempi? Nel 2015 la spesa per carta, cancelleria a stampanti è stata di 31.700 euro. Nell’anno in corso (ancora da concludere) a tutto novembre la spesa è di poco più di 13mila euro. Altro esempio. Le spese per lavoro interinale: nel 2015 l’ente ha sborsato 42mila euro, nell’anno successivo poco meno di 35mila. Ridotti anche i trasferimenti ad enti e associazioni (da 38mila a 15mila); praticamente dimezzate le spese per i servizi scolastici (da 16mila a 8 mila). Nel 2016 la spesa per acquistare mobili, macchinari e attrezzature è stata di 10mila euro (23mila nei 12 mesi precedenti). Gli incarichi professionali esterni sono scesi da 56mila a 39mila euro (sono però cresciute le spese per liti e contenziosi). Un sensibile risparmio è stato assicurato dal pagamento delle indennità di funzione degli amministratori (da 125mila a 87mila) e questo in relazione al fatto che da giugno non sono più in carica sindaco, assessori e consiglieri. Sicuramente particolari le economie raggiunte in materia di utenze dell’acqua (meno 12mila euro), energia elettrica (quasi 90mila euro) e riscaldamento (13mila). Ovviamente alle cifre del 2016 vanno aggiunte quelle di dicembre una volta conteggiate. Tralasciando spese per manutenzioni e interventi strutturali, legati a progettualità in itinere, emergono anche crescite a livello di spesa. Quelle per la telefonia e collegamenti (da 76mila a 84mila) e per il vestiario ed equipaggiamento. Spiccioli nel 2015, oltre 13mila euro nel corrente anno. Spesa in gran parte assorbita dalle nuove dotazioni di sicurezza della polizia locale. Per i dati e i confronti definitivi, poi, bisognerà attendere la stesura del bilancio consuntivo.