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Teramo, parte da Colleatterrato la “rinascita” delle scuole comunali

Cominceranno il 2 gennaio prossimo i lavori per la realizzazione della scuola dell’infanzia di Colleatterrato, la prima in città completamente antisismica e con un livello di vulnerabilità pari a 1. L’area individuata per la nuova struttura, che ospiterà circa 150 bambini, è l’ettaro di fronte al Cpo di Contrada San Benedetto e si svilupperà in due lotti, con l’edificio scolastico e la mensa e un ampio giardino che potrebbe essere utilizzato anche per l’ampliamento del polo, per un costo complessivo di 1 milione e 300mila euro.

L’annuncio dell’inizio dei lavori è stato fatto questa mattina dal sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che assicurato anche l’impegno della Regione nell’utilizzo del 60% del ribasso delle forniture per il completamento del secondo lotto, a patto che le opere del primo vengano terminate entro la fine del 2017.

Un primo passo, dunque, in vista della “rivoluzione copernicana” che attende il sistema scuola comunale da qui ai prossimi mesi, vista l’introduzione della nuova normativa, a seguito del terremoto, che impone agli edifici scolastici un livello di vulnerabilità antisimica di 0,8. Solo una metà delle scuole attuali, secondo il primo cittadino, infatti, potrebbe arrivare a questo livello e, una volta completate le analisi su tutti gli edifici restanti (si spera entro giugno), sarà possibile avere un quadro più preciso di come cambierà la geografia scolastica.

Di certo c’è soltanto l’impegno del Commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani, di realizzare entro settembre uno o forse due minipoli a Teramo, con strutture a moduli, (domani ci sarà la commissione e si avranno notizie certe a riguardo) che, insieme alla scuola materna da realizzare a Crognaleto, sono i due territori provinciali che beneficeranno dei finanziamenti straordinari che il Governo ha messo a disposizione per le scuole sicure.

Intanto, proprio per cercare di capire meglio come organizzare la programmazione scolastica, in attesa di sapere se e quali edifici potranno essere messi a norma, il sindaco ha presentato una richiesta formale per posticipare di 30 giorni la scadenza delle iscrizioni. E per la prima settimana di gennaio è prevista anche una riunione con i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi teramani perché è chiaro che dal prossimo anno le carte saranno rimescolate e la suddivisione dei plessi, così come è stata conosciuta finora, sarà modificata in relazione alle verifiche che si dovranno effettuare.