Teramo, carte clonate: prosciolto il presidente dell’Anmil Nicola Marcozzi

Il presidente dell’Anmil regionale, Nicola Marcozzi, è stato prosciolto dall’accusa di far parte di una banda che, secondo le indagini, avrebbe clonato carte di credito.

“Ho sempre avuto fiducia sul fatto che la magistratura giudicante riconoscesse la mia innocenza ed estraneità alle accuse contestate”, le parole di Marcozzi dopo la sentenza con rito abbreviato arrivata questa mattina dal gup del tribunale dell’Aquila Guendalina Buccella. L’uomo era assistito dagli avvocati Elvio Fortuna e Francesco Ulbar.

Marcozzi, teramano, è stato prosciolto con formula piena, per non aver commesso il fatto. Il 12 febbraio 2015 venne arrestato e tenuto in detenzione domiciliare per 28 giorni fino all’annullamento dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare da parte del Tribunale del riesame.

Marcozzi, attualmente Presidente dell’ ANMIL Regionale, si ritrovo? indagato e arrestato in una operazione tesa a smantellare una organizzazione transnazionale che si ritenesse dedita alla contraffazione delle carte di credito. “Il presidente dell’Anmil – spiegano i legali – aveva avuto contatti, ma per attivita? del tutto lecite, con imprenditori, anche essi raggiunti dal provvedimento di arresto unitamente al Marcozzi, le cui utenze telefoniche erano intercettate ed il senso dei colloqui tra loro intrattenuti erroneamente interpretati dagli inquirenti. Il Marcozzi Nicola all’indomani dell’arresto, che ebbe seguito su tutti i media nazionali con tanto di conferenza stampa organizzata presso la Questura di Teramo, provvide subito a rassegnare le dimissioni dalla carica di Presidente dell’ A.N.M.I.L, dimissioni che vennero comunque respinte in quanto la stessa dirigenza dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro e gli associati ritennero sin da subito il loro presidente regionale al di sopra di ogni sospetto in relazione alle accuse mosse, stante l’alta levatura morale del Marcozzi”.

 

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