Una struttura unica in Italia che, grazie alla sinergia tra Ateneo e Isz, potrebbe diventare davvero un punto di riferimento internazionale grazie ad un centro integrato di sorveglianza salute-sicurezza alimentare-ambiente. La proposta lanciata dal Rettore di Teramo, Luciano D’Amico, non è affatto dispiaciuta alla ministra della salute, Beatrice Lorenzin, in visita questa mattina a Teramo, ospite dell’Istituto zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise, seppur ne abbia spento sul nascere ogni entusiasmo parlando di mancanza di presupposti giuridici.
Alla ministra è stato illustrato come sarà la nuova sede dell’Istituto nell’ambito del progetto Agro Bio Serv del Masterplan Abruzzo, per il quale sono stati stanziati 53 milioni di euro, dei quali i primi 2 in arrivo nei prossimi giorni. Un’insieme di opere che, grazie alla collaborazione stretta con l’Università, potrebbe consentire anche la realizzazione di una sala necroscopica di anatomia patologica dell’Ateneo e di uno stabulario dell’Izs da utilizzare congiuntamente.
Un incontro che, dunque, sembra aver messo la parola fine ai contrasti del ministero sulle nomine di Manola Di Pasquale e Mauro Mattioli, rispettivamente come presidente e direttore generale dell’Ente. Continuare a far crescere qualitativamente le professionalità, facendo in modo che però questo patrimonio non vada perduto, è stata la richiesta della Di Pasquale alla ministra, definendo l’Izs uno dei gioielli principali del territorio. Mentre ha parlato di un possibile salto di qualità per traghettare le due strutture nel XXI secolo D’Amico, sottolineando la straordinarietà del capitale umano presente e indicando nelle produzioni agroalimentari sostenibili il fulcro sul quale lavorare insieme.
E nel suo saluto anche il sindaco, Maurizio Brucchi, ricordando alla Lorenzin come Teramo sia a tutti gli effetti una città terremotata, ha chiesto di velocizzare i tempi di realizzazione per un progetto che qualifica il territorio, auspicando che, al di là delle casacche, si possa scrivere la storia della città, facendo riferimento all’ospedale unico, “tutti con la stessa penna.”
Presenti all’incontro anche la sottosegretaria alla giustizia, Federica Chiavaroli e l’onorevole Paolo Tancredi.