Nuovi corsi di studio legati all’area Jazz con sassofono e batteria e a strumenti come fisarmonica e contrabbasso, numero degli allievi totali in crescita e richieste di ammissione sono aumentate fino al 20% . Sono questi i numeri del conservatorio “G. Braga” che, dopo aver ricevuto il riconoscimento della statizzazione, tira le somme dei 12 mesi appena trascorsi.
Nonostante il recente terremoto abbia creato difficoltà logistiche, connesse alla dichiarata inagibilità della storica sede di Piazza Verdi, il presidente Sergio Quirino Valente, il direttore Federico Paci, e tutto il consiglio di amministrazione hanno agito nella determinazione di voler costruire un presidio “essenziale”, concentrato sia sulla didattica che alla fruizione della vita culturale del territorio.
In questa direzione, dunque, sono state attuate scelte che hanno portato a collaborazioni importanti sul territorio regionale, come la Sinfonica Abruzzese, il Liceo Musicale Delfico e le scuole ad indirizzo musicale di Teramo, e internazionali, grazie al Progetto Erasmus con Olanda, Lituania, Spagna e Portogallo. Inoltre è stata strutturata una stagione concertistica autunnale di pregio che ha raggiunto l’obiettivo di restituire alla città, mediante l’ascolto di ottima musica eseguita dai docenti del Conservatorio, alcuni luoghi simbolo della polifunzionalità artistica, come l’Ipogeo di Piazza Garibaldi.
Un segno tangibile, questo, che certifica lo stato di salute del nuovo Conservatorio Braga, il quale, nonostante il terremoto e le altre difficoltà compresa la sede, non ha ceduto di un passo nell’organizzazione dell’offerta formativa. Non ultima, infine, la collaborazione con l’Asp1, la Fondazione Tercas e la Regione Abruzzo, grazie alla quale è stato possibile collocare la nuova sede didattico-amministrativa del Conservatorio nell’ex ospedaletto di via Taraschi, al cui interno gli studenti stanno già seguendo le loro lezioni di musica.