Alba Adriatica, pietre sulla spiaggia: protestano concessionari e turisti

alba_pietra_spiaggiaAlba Adriatica. Il loro ruolo è quello di garantire assistenza ai bagnanti, sotto l’ombrellone e in acqua, ma da qualche tempo hanno la funzione anche cantonieri dell’arenile, che si sobbarcano un surplus di lavoro, soprattutto nelle prime ore del mattino, per liberare la battigia e gli accessi verso il mare da cumuli di pietre. Concessionari e bagnini della zona nord di Alba Adriatica si trovano a convivere con un nuovo problema, che si somma a quello dell’erosione: la presenza di pietre sputate dal Vibrata e poi spiaggiate dal mare.

Il problema non è nuovo, ma con il passare delle stagioni sembra crescere, creando due ordini di ripercussioni: i concessionari,quasi quotidianamente, devono armarsi di pala e rastrello per rimuovere le pietre (e comunque evitare che possano creare eccessivi disagi), i turisti, molti dei quali amano la Spiaggia d’Argento, si ritrovano a convivere con un arenile (quanto meno la battigia) che non è più quello che avevano conosciuto in precedenza. Il problema non è di poco conto e basta farsi una passeggiata tra le varie concessioni della zona nord di Alba per toccarlo con mani. Bagnini e concessionari dedicano alcune ore della propria giornata lavorativa nel togliere le pietre, creando ai propri bagnanti dei varchi per arrivare in acqua, dove peraltro il problema è comunque presente. A tutto ciò, poi, va aggiunta una ulteriore questione: lo smaltimento di massi e pietre. Nelloalba_pietre1 specifico, il rifiuto viene catalogato come secco, ma anche questa cosa è una sorta di paradosso, perché poi potrebbe trattarsi di un materiale comunque riutilizzabile. In ogni caso, chi rimuove le pietre non sa nemmeno dove stoccarle e l’unica soluzione pare che sia quella di metterle nell’immondizia. “ Il problema va risolto”, raccontano diversi concessionari, “ per evitare poi che anche il turismo ne possa risentire. Andrebbe presa anche in considerazione l’ipotesi di frantumare le pietre (esistono macchinari che garantiscono l’operazione, ndr), magari in primavera, in modo che il materiale triturato si possa amalgamare con la sabbia e contenere il problema”.

 

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