“Poiché – dichiara il sindaco – nella delibera della Giunta regionale dello scorso 15 novembre si dice a chiare lettere che è prevista la realizzazione del nuovo ospedale, specificando tuttavia la necessità, per l’erogazione del finanziamento, che la ASL concluda le procedure di acquisizione dell’area, ho sollecitato il manager Fagnano a fare, e con rapidità per non perdere i fondi, ciò che sinora non è stato fatto: cioè concludere l’iter avviato e acquisire l’area di via Cupa. Nella lettera ho evidenziato come la pratica, che pure il Comune di Giulianova, tra i primi, aveva avviato con grande tempestività cinque anni fa, sia rimasta singolarmente a dormire in tutto questo tempo”.
Per Mastromauro “è necessario ed urgente uscire dal sonno ed il senso della mia richiesta è proprio di dare una scossa al torpore. Ma non mi sono limitato a questo, chiedendo oltretutto a Fagnano un risposta celere, entro il prossimo 10 dicembre, perché non sono solo io a pretendere riscontri concreti e solleciti ma un’area intera che conta quasi 100.000 abitanti. Cittadini stufi peraltro, e giustamente, di ritardi e trascuratezze e con il sospetto, forte, che si giochi sulla loro pelle. Ho anche chiesto al direttore generale della ASL di liberare dalle secche un’altra questione che si trascina da almeno due decenni, cioè la valorizzazione e la vendita dell’ex Ospizio Marino e dell’ex Ospedale di via dello Splendore, vicino al santuario omonimo. Immobili di proprietà della ASL di Teramo, di grandi dimensioni e ubicati in zone strategiche della città, dai quali si debbono ricavare, vendendoli, somme consistenti da utilizzare, come previsto nell’accordo di programma, 3° stralcio, per integrare i fondi statali e regionali previsti per la costruzione del nuovo ospedale giuliese. Oltretutto riqualificando le aree in cui quegli immobili insistono. E’ da ricordare, infatti, che l’ex ospedale di viale dello Splendore da tempo è stato individuato come sede ottimale per una struttura a servizio del turismo religioso, mentre l’ex Ospizio Marino, ormai quasi fatiscente, si presterebbe bene a servizi rispondenti al turismo balneare, vocazione che connota peraltro tutta la fascia di piano”.
Il sindaco ha ribadito dunque a Fagnano che il Comune di Giulianova è pronto a fare la propria parte: “Lui deve però fare la sua”.