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Sogesa, la rabbia dei lavoratori: bloccata per protesta la Teramo-Mare

Esasperazione. Questo il termine che forse riassume al meglio la situazione dei 124 lavoratori di Sogesa, che questa mattina hanno bloccato per protesta la superstrada Teramo-Mare. Sciopero ad oltranza, dunque, mentre i rifiuti rimangono per strada e questo pomeriggio il prefetto di Teramo ha convocato d’urgenza tutti gli attori della vicenda, cioè Sogesa, Cirsu, comuni e ovviamente gli operai.

Il blocco della superstrada è iniziato intorno alle otto di questa mattina, dopo l’assemblea sindacale convocata per le cinque, nella quale si è discusso quanto avvenuto ieri pomeriggio nell’assemblea Cirsu. Stipendio slittato di un mese, sempre che i comuni decidano di ripianare i loro debiti verso il consorzio. Questo, versante lavoratori, l’esito dell’assemblea dei soci Cirsu di ieri. Se i comuni entro una settimana non comunicheranno al cda un loro piano di rientro, e siamo al versante societario, il presidente chiederà la messa in liquidazione del consorzio.

“Non abbiamo nessuna garanzia né per gli stipendi né per il nostro posto di lavoro”, ha dichiarato questa mattina Domenico Daniele, del sindacato interno, dai bordi della Teramo-Mare. “I cittadini hanno pagato la Tarsu e noi abbiamo fatto un servizio, chiediamo ai comuni di onorare i loro debiti”, ha proseguito Daniele. Con lui numerosi lavoratori Sogesa, compatti nella protesta. Sul posto sono intervenuti il vice questore di Teramo Roberto Di Benedetto, insieme a sette volanti della Polizia e a due pattuglie dei Carabinieri, che hanno calmato gli animi e fatto spostare gli operai dalla strada. Importanti i rallentamenti, sia in entrata che in uscita dalla superstrada.

“Una vicenda sfuggita di mano a tutti”, ha commentato Serafino Masci della Cisl, presente alla protesta insieme ad Amedeo Marcattili della Cgil. “È chiaro che tra poco Sogesa non ci sarà più, ma non possiamo lasciare le maestranze abbandonate a loro stesse – ha proseguito Masci – speriamo che la proprietà, cioè i comuni si assumano le loro responsabilità”.

La protesta vera e propria è finita poco dopo le nove, ma il traffico è tornato alla normalità poco più di un’ora dopo.

Per parlare con gli operai sono arrivati anche gli assessori provinciali al Sociale e all’Ambiente, Renato Rasicci e Francesco Marconi, oltre al portavoce rosetano della Federazione della Sinistra Marco Borgatti. “Le colpe della situazione stanno in una cattiva gestione passata e nella troppa ingerenza della politica nel consorzio – ha dichiarato Borgatti – e chi paga sono dei poveri padri di famiglia e i cittadini”.

Oggi pomeriggio il prefetto Soldà ha convocato tutti attorno ad un tavolo per le 16:30. Intanto i rifiuti sono ovviamente rimasti per strada nei tre comuni Cirsu ancora serviti da Sogesa, cioè Roseto, Giulianova e Bellante. L’immondizia ormai sta iniziando ad accumularsi a fianco dei cassonetti, una situazione potenzialmente preoccupante visto il gran caldo di questi giorni.