Teramo, inagibilità e delimitazioni nei cimiteri comunali ECCO DOVE

Una situazione estremamente difficile. Non usa giri di parole il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, per descrivere la situazione dei cimiteri comunali a seguito del terremoto dello scorso 30 ottobre.

Come è stato riscontrato in buona parte della città, infatti, anche gli edifici cimiteriali del territorio hanno subito danni molto più ingenti di quanto si fosse pensato in un primo momento. E se quelli di Varano, Rupo e Garrano devono essere chiusi, in tutti gli altri 13 le cose non vanno molto meglio. Pochissimi sono i padiglioni e le cappelle classificate nella categoria A, tutte rientranti quasi nel cimitero di Cartecchio, mentre per la restante parte una buona parte delle strutture al termine delle verifiche è stata classificata in categoria E.

Transenne, creazione di percorsi alternativi, protezione dei passaggi, rimozioni di alcune porzioni considerate pericolose sono dunque i primi provvedimenti urgenti adottati per consentire comunque ai cittadini di poter andare a trovare i defunti.

Ma è evidente che in quasi tutti i cimiteri, poter raggiungere le tombe dei propri cari, è necessario attraversare una specie di percorso di guerra, con tragitti alternativi. E, nonostante l’impegno preso da Brucchi per cercare di accelerare la loro sistemazione, non appare così difficile immaginare che per la sistemazione completa si dovrà attendere parecchio tempo.

Di seguito la situazione completa di ciascun cimitero.

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