Nei giorni scorsi, infatti, il proprietario del vecchio casolare (in disuso e fatiscente) ha chiesto un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco per verificare il grado di stabilità della struttura, anche alla luce delle recenti scosse di terremoto.
La relazione dei vigili del fuoco è abbastanza chiara e impone la necessità di effettuato una verifica più approfondita della staticità della struttura, oltre alla necessità di garantire degli interventi di consolidamento dello stesso.
Da qui l’ordinanza del sindaco che impone di non rendere più praticabile il rudere, in quando potrebbe rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità, in attesa poi di effettuare gli interventi di ripristino.
Elementi tutti contenuti nell’ordinanza sindacale, con la quale poi si ordina di perimetrare l’area che circonda il rudere in modo da evitare che qualcuno possa poi avvicinarsi allo stesso.
Lo stesso proprietario avrà 60 giorni di tempo per mettere in sicurezza definitivamente lo stabile.
Per lo stesso immobile, diventato poi rifugio di senzatetto, la scorsa estate il sindaco Camaioni aveva emanato una precedente ordinanza, questa utile per evitare che qualcuno potesse accedere all’interno.