Originario di Avezzano, Paolo D’Amore era molto conosciuto in città, dove nella metà degli anni ’80 aveva diretto la filiale della Banca d’Italia.
Da allora il legame con Teramo era rimasto sempre forte, grazie anche al fatto che i due figli avevano scelto di rimanere in città.
Dopo la pensione, tornato nella città di origine, era diventato giudice di pace e aveva ricoperto incarichi politici e amministrativi.
Nel rispetto del suo stesso volere, la salma sarà cremata, senza cerimonia funebre.
Ad Antonio, Pierfrancesco e alla famiglia un forte abbraccio e le condoglianze dell’editore, del direttore e della redazione di Cityrumors.