E le voci parlano di un “giro di donne” e di frequentazioni “strane” per un prete, che dovrebbe essere ligio al valore della castità. “Ho voluto fugare ogni dubbio” spiega don Francesco “non volevo che i miei parrocchiani interpretassero il mio silenzio come un assenso, anche perché non ho nulla da nascondere. La casa parrocchiale è localizzata in un palazzo, tutti vedono a che ora rientro e a che ora esco e, soprattutto, vivo con un altro sacerdote. Mi spiace che ci sia stato tutto questo clamore, non vado certo in cerca di pubblicità. Spero solo che tutto questo possa creare l’effetto contrario, quello di una comunità che si stringe attorno al proprio parroco”.
Don Francesco appare comunque sereno e parla del suo “persecutore” come di qualcuno che non sta bene con sé stesso. “Di certo, ha qualche problema”, dichiara ai microfoni di Teleponte. Non ha paura, assolutamente, e non ne ha avuta nemmeno a Pasqua, quando fuori dalla parrocchia ha ritrovato una tanica che, si pensava, contenesse benzina, ma in realtà era colma d’acqua. “Uno scherzo” commenta con tutta la sua semplicità.
La vicenda è, comunque, seguita passo passo dalla Polizia di Teramo, informata dallo stesso don Francesco che, dopo aver parlato con il Vescovo Mons. Michele Seccia, ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti. E proprio il Vescovo prova a calmare gli animi, commentando la notizia che ha subito fatto il giro della città: “c’è sempre qualcuno che non è contento e soddisfatto e capita, a volte, che esprima il suo dissenso in maniera poco convenzionale”.