Torricella Sicura. Il giallo del delitto di Torricella Sicura potrebbe essere a una svolta. I Carabinieri del Ris di Roma hanno, infatti, isolato impronte digitali diverse da quelle dell’uomo e tracce di sangue che non appartengono a Carmine Di Luca, il 69enne di origini napoletane, trovato morto nella sua abitazione di Piano Grande lo scorso 28 maggio.
Un particolare, questo, che confermerebbe quanto già supposto: l’uomo ha cercato di difendersi, lottando con tutte le sue forze contro il suo carnefice, prima di morire dissanguato per effetto delle 20 coltellate che gli sono state inferte.
Gli inquirenti hanno in mano, dunque, parecchi elementi ritenuti fondamentali per la ricostruzione dei fatti, compresi i tabulati telefonici, che hanno fornito indicazioni importanti, relativamente alle chiamate effettuate e ricevute da Di Luca prima di morire. In particolare, i carabinieri di Teramo pare abbiano puntato l’attenzione su una persona.