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Omicidio di Torricella Sicura, De Luca colpito almeno 20 volte con un’arma da taglio

Teramo. Non meno di 10 colpi, forse 20, inferti con estrema violenza. L’assassino avrebbe usato un coltello, forse di quelli da cucina, anche se al momento è difficile stabilire se siano state usate più armi e soprattutto se sia stato aggredito da più persone.

E’ terminata intorno alle 23 l’autopsia sul cadavere di Carmine De Luca, l’uomo di 69 anni di origini napoletane trovato morto nel suo appartamento di Torricella Sicura sabato scorso in tarda mattinata. L’anatomopatologo Pino Sciarra ha eseguito l’esame autoptico su disposizione del magistrato inquirente che ha aperto un’inchiesta sull’omicidio di De Luca. L’uomo è stato colpito in più parti del corpo, probabilmente con l’assassino di fronte. Ferite profonde al collo, alla pancia e alla testa. Ma nessuna di queste avrebbe leso organi vitali. Infatti, secondo il dottor Sciarra De Luca è morto per shock emorragico. In altre parole è morto per dissanguamento. L’assassino lo ha lasciato agonizzante a terra dopo averlo colpito più volte. Comunque in base ai rilievi e agli esami eseguiti dal dottor Sciarra tra qualche giorno si saprà anche se ad agire siano state più persone.

Una cosa è certa: Carmine De Luca ha lottato con il suo carnefice in quanto alcuni tagli sono stati riscontrati anche su braccio, come se l’uomo cercasse di difendersi mentre veniva colpito. Sulla data dell’omicidio, l’anatomopatologo ha confermato che l’omicidio possa risalire verosimilmente tra il 20 o 21 maggio scorso, insomma una settimana prima del ritrovamento del cadavere. Quello di Carmine De Luca, per ora, resta un delitto avvolto nel mistero. Per cercare di fare chiarezza sono giunti a Torricella i carabinieri del Ris di Roma che hanno già analizzato la scena del crimine. In particolare dovranno accertare se, come sembra, l’aggressione sia avvenuta al piano superiore della sua abitazione a più livelli, attigua ad un capannone industriale, oltre agli altri elementi utili ad individuare l’omicida. Il corpo insanguinato del pensionato, infatti, sarebbe stato spostato al piano inferiore subito dopo essere stato pugnalato a ripetizione da qualcuno che forse conosceva visto che non risultano segni di effrazione o di scasso su porte e finestre.

De Luca è stato trovato dai vigili del fuoco che hanno sfondato la porta d’ingresso all’abitazione dopo la segnalazione dei vicini che avvertivano un forte odore e dai carabinieri della locale stazione e del reparto operativo diretto dal capitano Nazario Giuliani. L’uomo viveva a Torricella da qualche anno. Si era separato dalla moglie, di origini rumene, ed aveva gestito una lavanderia. Una vita travagliata e sfortunata la sua: aveva perso il figlio prematuramente all’età di appena due anni.

Lino Nazionale