Roseto. Il Comitato di Roseto della Croce Rossa Italiana in azione su più fronti per l’emergenza terremoto. Già dopo la due scosse del 26 ottobre e ancora di più dopo quella di magnitudo 6.5 del 30 ottobre, i volontari si sono mobilitati ed hanno raggiunto i comuni più colpiti, sia nelle Marche che in Abruzzo, per prestare assistenza alle popolazioni.
In particolare, cinque volontari, partiti con la colonna mobile dell’Abruzzo, hanno operato nelle Marche, nei centri più duramente colpiti dal terremoto, mentre sei erano nel Teramano, altra zona interessata dagli effetti del sisma, a disposizione del Comando Operativo Regionale (Cor) di Protezione Civile. Altri due volontari sono partiti per il montaggio delle tensostrutture. Personale è stato impegnato anche sul territorio di competenza, nelle sale operative, per le attività di coordinamento. Al momento alcuni volontari sono ancora in azione nelle Marche.
In un caso due animatori della componente giovanile CRI, dopo aver allietato le giornate nelle tendopoli e nei palazzetti, hanno ricevuto in dono un cartellone realizzato dai bambini, contenente fotografie dei momenti insieme e la scritta “Non vi dimenticheremo mai, vi vogliamo bene!”.
La Cri di Roseto, il Comitato comprende le unità territoriali di Silvi, Atri e della Val Fino, oltre a quella di Roseto, ha inoltre raccolto circa 3.000 euro grazie ad una serie di iniziative benefiche destinate proprio alle popolazioni colpite dal sisma. Tra queste, nei giorni scorsi, ultimo in ordine cronologico, un evento alla discoteca ‘Flash Dance’ di Città Sant’Angelo, con l’esibizione del gruppo ‘Anni ruggenti’. La raccolta fondi proseguirà e prima della fine dell’anno le risorse saranno destinate raccolte ad uno o più comuni colpiti dal terremoto.
“Da subito ci siamo messi a disposizione della Protezione Civile – afferma il presidente del Comitato Cri di Roseto, Enrica Colagrande – Alcuni volontari sono stati impegnati, su più fronti, nelle zone interessate, per garantire l’assistenza necessaria, mentre gli altri si sono occupati delle attività di coordinamento e di promuovere iniziative benefiche in favore dei terremotati. C’eravamo nella fase dell’emergenza e ci saremo ancora, nelle fasi successive, finché sarà necessario”.