A quella battaglia partecipò in prima linea anche l’allora consigliere comunale e candidato sindaco Gianfranco Francioni. A distanza di soli 5 anni, la situazione è radicalmente cambiata. Perché la Regione ha dato il via libera alla costruzione dei nuovi ospedali di Avezzano, Sulmona, Lanciano, Vasto e Penne, per i quali l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci ha affermato che entro fine anno si chiuderà l’accordo dando quindi il via ai bandi per l’apertura dei cantieri.
Rimane fuori Giulianova nonostante nel febbraio 2015 lo stesso Paolucci, avesse garantito al sindaco la realizzazione del nuovo ospedale con 173 posti letto per un costo di 64 milioni di euro. Paolucci, invece, ha dimostrato di essere un po’ come Pinocchio perché, pur avendo ribadito la costruzione della struttura a Giulianova nel settembre dello scorso anno, quando il Nucleo valutazione del ministero della Salute dette il via libera definitivo alla proposta della Regione Abruzzo di realizzare cinque nuovi ospedali, tra cui quello giuliese.
“Un anno fa l’assessore Paolucci”, dichiara il sindaco Mastromauro, “parlava di progetto di qualità dell’edilizia sanitaria includendo tra i progetti certi anche quello del nuovo ospedale giuliese. Ho sempre detto”, prosegue Mastromauro, “che su una questione fondamentale come quella della sanità non transigo. Per questo ho chiesto all’assessore Paolucci un incontro urgente sulla questione. E mi aspetto che nello schema dell’accordo che, come apprendo dagli organi di informazione, verrà portato all’esame della Giunta regionale il prossimo 10 novembre, venga incluso anche il progetto del nuovo ospedale di Giulianova”.
Mastromauro infine lancia un appello, chiamando alla mobilitazione tutti coloro che hanno responsabilità politiche perché ci sono 80mila cittadini, tanti sono i residenti di Giulianova, Roseto e delle località limitrofe che fanno riferimento al Maria Santissima dello Splendore, che attendono risposte adeguate e soprattutto certe.
“E per averle sono disposto a tutto. Anche a riconsegnare la fascia”.
Dopo la levata di scudi del sindaco di Giulianova, l’assessore Silvio Paolucci lo ha contattato per fissare un incontro e delineare i progetti futuri della Regione Abruzzo per il nosocomio giuliese.
L’assessore regionale alla Sanità ha infatti fissato per la mattina di giovedì 10 novembre a Pescara, nella sede dell’Assessorato, un incontro con il sindaco Mastromauro sul tema degli investimenti in edilizia sanitaria.
“Le parole utilizzate dal Sindaco Mastromauro, in merito alla vicenda dell’Ospedale di Giulianova, perché non trovano giustificazione rispetto alle paure, assolutamente infondate, circa i fondi impegnati per l’edilizia sanitaria in provincia di Teramo”.
Lo hanno dichiarato Dino Pepe, Assessore alle politiche agricole, Sandro Mariani, Capogruppo Gruppo Consiliare PD
L’assessore Pepe e i consiglieri ribadiscono infine che “i fondi ministeriali ex art. 20 sono assolutamente ancorati alla fruibilità sanitaria dei cittadini teramani e non c’è bisogno di levate di scudi, poiché per questo scopo saranno impiegati, non appena sarà definito il sito e la tipologia d’intervento da realizzare da parte dell’azienda sanitaria locale, deputata a questo incarico”.
Il Comitato di Quartiere Lido registra ed esprime “la tangibile preoccupazione dei cittadini per la sorte dell’Ospedale Maria Ss.ma dello Splendore di Giulianova ancora una volta ignorato e/o progressivamente depauperato”.
“Quello che viene sminuito come “campanilismo” fa i conti tutti i giorni con le mille difficoltà delle patologie croniche, delle terapie oncologiche, degli incidenti stradali, delle malattie infantili, dei traumi “estivi”, delle disabilità gravi, delle donne incinte anche con gravidanze a rischio.
Spiega il Presidente Sabrina Angelini, sottolineando “quanto la certezza di un presidio sanitario efficiente ed efficace incida nella scelta della residenza o della dimora dei singoli e delle famiglie, per non parlare di quanto possa pesare sul turismo sempre più consapevole ed orientato verso destinazioni organizzate e ‘sicure’”.
“I giuliesi non vogliono assistere alla lenta agonia del loro amato ospedale e si augurano che le azioni intraprese a livello locale diano i frutti sperati”,conclude Angelini.