Sono quelle che elenca in una nota Francesco Tarricone, commissario straordinario al Comune di Tortoreto, relativamente alla vicenda della delibera con la quale ha ceduto il vecchio cannone (da anni stipato in un magazzino comunale) ad un museo nazionale di artiglieria. La vicenda, cavalcata dall’ex sindaco Domenico Di Matteo, che ha criticato la scelta, ha animato discussioni e prese di posizione sui social.
Tarricone, però, in maniera schematica e con chiari messaggi elenca le dieci ragioni alla base del provvedimento adottato di recente.
“Il cannone”, dice, ” era letteralmente abbandonato e messo da parte come un ferro vecchio in un deposito comunale ed è stato donato ad un museo nazionale non locale, come qualcuno ha volto far intendere.
Sicuramente, così facendo, avrà più occasioni di essere visto da più persone in un museo e sarà dato risalto al Comune di Tortoreto, perché ai piedi del cimelio sarà collocata una targa che indicherà la provenienza.
“Occorre a mio avviso”, aggiunge Tarricone, ” ragionale in ottica globale e non trincerarsi dietro i soliti localismi.
L’obice, mi si dice, è stato tolto dalla sua originaria collocazione, in piazza Matteotti, non solo perché fonte di pericolo per i bambini della vicina scuola, e perché “puntava” verso l’alto, ossia Tortoreto Alto.
Ho chiesto, viste le sue condizione, se poteva essere allocato altrove ma la risposta è stata negativa e per la sua donazione è stata seguita una procedura amministrativa corretta, con una delibera e non ordinanza.
Negli uffici comunale, da tempo, esisteva una richiesta n tal senso e le risposte negative, dal sottoscritto visionate, non poggiavano su alcuna ragione per il diniego, e tendo a ricordare che la donazione è stata fatta ad un museo nazionale dunque patrimonio di tutti”.
La chiusura di Tarricone (la decina ragione) è quasi una stilettata: ” a mio modestissimo parere”, conclude, ” penso che Tortoreto abbia bisogno di ben altri argomenti di discussione”.