Giulianova. E’ spuntato improvvisamente qualche giorno prima di Pasqua, l’altissimo palo (circa 35 metri) che qualche giorno dopo avrebbe visto collocate alcune antenne per telefonia mobile. L’antenna è ubicata nell’angolo sud-ovest del cimitero di Giulianova e, nonostante sia ben visibile, pochissimi cittadini l’avevano notata. Una volta scoperta gli abitanti del vicino quartiere di Villa Pozzoni hanno inviato una comunicazione a Comune, Provinicia, ARTA e ASL per avere maggiori informazioni e sospendere il funzionamento dell’impianto.
“L’installazione – lamentano i cittadini – non sembra essere individuata dal Piano Antenne comunale che, seppure adottato nel marzo 2008, non giunge ancora all’approvazione. Il mancato inserimento nel Piano comporta, di conseguenza, l’assenza di studi necessari e propedeutici all’individuazione del sito, anche in relazione ad altri previsti e agli insediamenti sensibili”. Proprio relativamente agli insediamenti sensibili la nota evidenzia che, nei pressi dell’antenna, si trovano scuole (istituto alberghiero, liceo scientifico, scuola materna di Bivio Bellocchio), una casa di riposo, una residenza sanitaria assistenziale (ex lascito Parere) nonché numerose abitazioni private. Tali insediamenti avrebbero dovuto suggerire, secondo i cittadini, maggiore cautela da parte dell’amministrazione la quale, pur avendo ottenuto parere favorevole dall’ARTA, avrebbe dovuto coinvolgere la cittadinanza della scelta. Spiegano sempre i cittadini firmatari della lettera, “nonostante il Comune si sia dotato di un Regolamento di istituzione e funzionamento dei comitati di quartiere, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 61 del 30.11.2009, con il quale si promuoverebbe la partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione, e che nel suo statuto, approvato con delibera consiliare n. 26 del 3.03.2008, all’art.7, nel paragrafo ambiente, punto 9, enunci garantisce la partecipazione dei cittadini ai procedimenti di pianificazione territoriale, sottolineando, all’art. 11 dello Statuto stesso, principi di valorizzazione e promozione della partecipazione, nel caso in questione è stata completamente disattesa la partecipazione dei cittadini alla scelta di installazione della stazione radio base di telefonia, in contrasto anche con quanto disposto dall’art. 11, comma 2, della L.R. 45/04 che prevede ampia pubblicità sulle scelte di installazione degli impianti”.
E sempre il Comune sembra non aver posto in essere tutte le procedure necessarie, sopratutto in campo urbanistico, visto che la localizzazione non è prevista in alcun piano e non è stato richiesto il parere della Provincia e della ASL.
I cittadini chiedono, quindi, a Comune, Provincia, ARTA e ASL di verificare se l’installazione dell’impianto in oggetto sia avvenuta nel rispetto delle norme vigenti e, nel contempo, di informare la cittadinanza, tramite assemblea pubblica alla quale sia data ampia pubblicità, sulle modalità di gestione del sito e le eventuali ripercussioni sulla salute pubblica, chiedendo, inoltre, al Comune, in attesa delle verifiche e dell’informazione di cui sopra di sospendere il funzionamento dell’impianto.