In attesa dell’arrivo della Protezione Civile per la verifica puntuale dei danni, nel territorio di Castellalto continua ad aumentare la lista dei danni riscontrati a seguito del sisma di domenica scorsa. Il municipio risulta ulteriormente danneggiato, oltre quanto già rilevato a seguito del sisma dell’aprile 2009 e per precauzione è stata chiusa un’ala dell’immobile. Inoltre sono state chiuse le chiese dei centri storici, mentre salgono a 5 le famiglie evacuate dalle abitazioni inagibili.
“E’ stato dichiarato inagibile e quindi da mettere in sicurezza il serbatoio di accumulo acqua potabile della Ruzzo Reti”, ha sottolineato il sindaco Vincenzo Di Marco, “che ha comportato lo sgombero di due famiglie e l’interdizione dell’uso di una piazza e alcune vie del centro storico. Le scuole rimarranno chiuse fino a sabato 5 novembre compreso ma negli accertamenti effettuati, dopo ogni scossa, da parte di tecnici locali, non sono stati riscontrati danni”.
Nel centro storico di Castelbasso è stato necessario transennare l’ingresso al borgo con una drastica riduzione della carreggiata, per porre in sicurezza un torrione posto alla sommità delle mura medioevali. Alcuni edifici, che rischiano di crollare verso abitazioni occupate da cittadini, hanno imposto lo sgombero di alcune famiglie residenti.
I cimiteri del capoluogo e di Castelbasso risultano gravemente danneggiati e si stanno valutando delle misure da adottare, per non impedirne la fruibilità.
A Castelbasso è stata chiusa la Chiesa Parrocchiale dei SS. Pietro ed Andrea per effettuare accertamenti tecnici sulla tenuta delle volte; a Castellalto, a scopo precauzionale, sono state chiuse la chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista e la chiesa della Madonna degli Angeli. Sulla Chiesa di Villa Zaccheo dovrà essere emessa un’ordinanza di inagibilità parziale di alcuni locali.
Per quanto riguarda le attività commerciali, hanno subito danni un negozio a Castelnuovo Vomano e un’azienda situata nel nucleo industriale di Villa Zaccheo.