Questa mattina, negli uffici della polizia municipale, infatti, sono stati ascoltati tutti e 20 i candidati della lista Alba Democratica (non solo gli eletti) oltre al sindaco Giovannelli. Il volantino, che fu distribuito durante gli ultimi giorni di campagna elettorale, altro non era che una risposta della lista che poi ottenne la maggioranza, ad uno dei temi della campagna elettorale: ossia le note vicende della zona Peep di Alba Adriatica (oggetto di una capillare inchiesta, poi sfociata in sequestri, dissequestri degli immobili e di un processo in sede penale ancora pendente). Ebbene, gli estensori del volantino (sullo scritto c’è il logo di Alba Democratica) attaccarono politicamente la precedente amministrazione (giunta guidata da Valerio Caserta), parlando di bugie e di falsità sulle cose dette nei comizi sulla zona Peep. Lo stesso scritto, poi, era corredato da alcuni documenti, che però gli amministratori uscenti (alcuni di loro si ricandidarono, in due liste diverse), all’epoca avevano bollato come falsi e fu presentata una denuncia. Inizialmente, il magistrato inquirente ha chiesto l’archiviazione (d’altro canto nel volantino si parlava di accuse che rientrano nella sfera politica), ma lo stesso giudice ha impugnato il decreto di archiviazione. Da qui, dunque, un supplemento di indagine che ha imposto agli inquirenti di ascoltare 21 tra attuali amministratori e candidati, per approfondire la questione.