Secondo una prima ricostruzione, la bambina di un anno e mezzo è rimasta in macchina perché il padre L. P., che insegna alla facoltà di Veterinaria dell’Università di Teramo, l’avrebbe dimenticata sul seggiolino, invece di portarla all’asilo. L’uomo si sarebbe accorto della “dimenticanza” solo più tardi (almeno 6 ore dopo), quando è uscito dal lavoro e ha trovato la bimba ancora in macchina, priva di sensi. Chiamato il 118, sul posto è intervenuta un’ambulanza. In attesa dei soccorsi è stato lo stesso padre a tentare di rianimare la figlia.
Il personale sanitario, vista la gravità in cui versava la piccola (una grave crisi respiratoria), ha però deciso di chiamare immediatamente l’eliambulanza che ha effettuato il trasporto dalla città abruzzese al capoluogo marchigiano dove la bimba è giunta attorno alle 16.30. Sul caso indaga la questura di Teramo che già ha interrogato l’uomo.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, la bambina sta bene e le funzioni respiratorie e cardiache sono tornate alla normalità. E, intanto, la Procura della Repubblica di Teramo ha aperto un’inchiesta sulla vicenda, il padre della piccola è indagato per abbandono di minore.