Teramo, bimbo sporco di pupù: l’asilo chiama i genitori

Una questione di semplice buon senso. Ma spesso, troppo attaccati ad un “simil protocollo scolastico”, accadono cose ben lontane dal rispetto per i bambini innanzi tutto e dalle istituzioni che in qualche modo si rappresenta.

Il caso, neanche troppo isolato, è accaduto qualche giorno fa in una scuola materna del capoluogo. Un bambino di appena tre anni, che non riesce ancora a contenere i suoi bisogni fisiologici, ha fatto la pupù addosso. Ma le insegnanti e il personale non docente si rifiutano di cambiarlo, “perché non spetta a loro” e “non è un loro compito”. Così chiamano al telefono la mamma per andare a pulirlo che, però, non può chiedere un permesso in ufficio per un motivo così “banale”. Ecco allora che viene chiamato il papà che, da libero professionista, lascia il lavoro e si precipita a scuola per assistere il bambino che, nel frattempo, è stato lasciato fuori dall’aula con le bidelle. A scuola né un punto di appoggio in bagno né delle salviettine per cambiare il piccolo, per cui il padre è costretto a pulire il bambino poggiandolo a terra.

Storie di “normale” amministrazione in una scuola materna di Teramo. Ora, al di là del fatto che non è colpa del bambino che, evidentemente non ha ancora raggiunto la maturità giusta per “ripulirsi” e non lo si può costringere a fare qualcosa di cui ancora non si sente pronto. Al di là del fatto che i genitori che lavorano non possono esser chiamati continuamente dalla scuola per andare a cambiare i figli che ancora non contengono i propri bisogni. Al di là del fatto che “da contratto” né le insegnanti né le bidelle possono svolgere tale compito, appare quanto meno discutibile che, applicando quel minimo di elasticità alle proprie mansioni lavorative, si continui a mantenere un atteggiamento di rifiuto nella pulizia, seppur della pupù, dei bambini.

Ben venga la richiesta ai genitori dei pannolini e del materiale necessario per il cambio. Ma quando si lavora in una scuola, soprattutto a contatto con i più piccini, dovrebbe apparire scontata da parte del personale la giusta attenzione e sensibilità nei confronti dei piccoli utenti.

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