Martinsicuro. Due ricorsi al Tar, analoghi nella sostanza, producono altrettante ordinanze di sospensiva per quanto concerne lo stop alle attività della Veco.
Provvedimenti regionali, comunali e della Soprintendenza, che vengono congelati in attesa dell’udienza di merito (per entrambi i contenziosi) fissata al 5 aprile del 2017.
Incassa la possibilità di proseguire l’attività nell’attuale impianto la Veco di Martinsicuro, storica fonderia alle prese con una situazione per certi versi paradossale. Il tribunale amministrativo, infatti, nei giorni scorsi ha esaminato per via incidentale due impugnative presentate dalla proprietà relativamente a dei pareri negativi e di diffida nell’utilizzo dell’impianto di produzione a getti in ghisa. Determine dirigenziali (Regione e Comune) che avevano vietato all’azienda nella sostanza di proseguire nelle attività e per non aver rispettato le precedenti prescrizioni.
In sede di udienza, però, l’azienda ha documentato il fatto che è in fase di realizzazione il nuovo capannone industriale utile per poi adempiere alle varie prescrizioni evidenziate in sede di autorizzazione Aia. I giudici hanno sospeso l’efficacia dei provvedimenti in attesa dell’udienza di merito, fissata nel 2017. Stesso discorso per la mancata chiusura di alcune pareti di un capannone, ma in ogni caso rimosse per dei lavori autorizzati e comunque completati lunedì scorso.
Questo in attesa che le opere per la realizzazione del nuovo capannone vengano ultimate e nel contesto di un concordato preventivo presentato nelle scorse settimane dalla proprietà.