Ad esultare con lui al raggiungimento delle 222 ore 22 minuti e 22 secondi la moglie Tiziana, i figli Federica e Stefano, tantissimi concittadini, le autorità teramane e Vincenzo Olivieri, che ha pedalato assieme a Sciroli negli ultimi dieci minuti prima dell’ambito traguardo.
Visibilmente provato, Patrizio non è riuscito a trattenere le lacrime non appena raggiunto il record, sottolineando quanto tenesse, fin da bambino, a riuscire nell’impresa. “Ringrazio tutti coloro” ha commentato a caldo “che mi hanno dato la possibilità di strappare questo record nella piazza della mia città. Ci tenevo tanto da bambino e finalmente ci sono riuscito”.
In realtà, un record Sciroli lo aveva già raggiunto, quando tre anni fa aveva pedalato per oltre 182 ore consecutive. A strappargli il titolo, però, è sopraggiunto nel 2008 un marine, così Patrizio ci ha voluto riprovare, nonostante in questi dieci giorni siano stati diversi i momenti difficili. Tre i mesi di allenamento che hanno preparato il teramano all’impresa, per la quale è stato ricordato che l’atleta non percepirà alcun compenso, nonostante le voci che si sono rincorse negli ultimi giorni.
Ad attestare la regolarità dell’impresa Lorenzo Veltri e Lucia Sinigagliesi, i giudici ufficiali del Guinnes World Records, che hanno verificato che Sciroli pedalasse in maniera continuata e mantenendo sempre una velocità di almeno 20 chilometri orari.
Nella sua corsa statica il tappezziere teramano ha coperto una distanza di oltre 5mila chilometri. Una cifra importante che, però, sembra non bastare a Sciroli che, dopo aver esultato e alzato tra le mani l’ambito attestato ha deciso di continuare a pedalare. Patrizio è riuscito, infatti, a andare avanti ancora un po’, raggiungendo quota 224 ore 24 minuti e 24 secondi.
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