Giulianova. Sono trascorsi circa 5 anni da quando si iniziò a parlare del progetto di realizzazione di una struttura all’interno della quale i disabili avessero la possibilità di creare dei laboratori, di gestire un bar, di svolgere attività di ogni genere. All’epoca era davvero un sogno. Oggi invece è una felice realtà.
Nel pomeriggio il taglio del nastro del nuovo centro Anffas di Giulianova, alla presenza delle autorità locali e provinciali, oltre che dei responsabili dell’associazione, a cominciare dal presidente Vincenzo Roselli colui che ha creduto sin dall’inizio a questo progetto, elaborato in più lotti funzionali. E’ stato inaugurato il primo blocco di una struttura che sembra essere davvero il fiore all’occhiello. Sorge nella zona nord di Giulianova, a ridosso del complesso dei grandi alberghi. Un laboratorio di cucina, una sala riunioni o di intrattenimento, una stanza dedicata invece alle attività artigianali, un’altra dove sistemare i computer. E poi un ampio spazio esterno, con un giardino invidiabile.
Un investimento iniziale di circa 900mila euro, almeno per quanto riguarda il primo lotto funzionale. Il progetto prevede un ulteriore intervento che dovrà presto essere finanziato dalla Regione e dal Comune. Parole di elogio per l’intervento portato a termine sono arrivate dal Sindaco Francesco Mastromauro che si è congratulato soprattutto con l’associazione di Giulianova che da anni svolge sul territorio un lavoro molto importante, di abbattimento soprattutto di quelle barriere psicologiche e morali che a volte vengono innalzate attorno a chi deve convivere con una disabilità. A fare gli onori di casa in occasione della cerimonia di inaugurazione sono stati proprio i ragazzi dell’Anffas che si sono occupati in grande stile dell’organizzazione del rinfresco.
“Siamo davvero molto soddisfatti”, ha sottolineato il presidente dell’associazione Vincenzo Roselli, “oggi davvero si realizza un sogno a cui abbiamo sempre creduto. Non sono mancate le difficoltà, soprattutto di natura burocratica. Abbiamo dovuto lottare anche contro chi non era favorevole alla realizzazione di quest’opera che invece inauguriamo con tanto orgoglio”.
Lino Nazionale