Roseto degli Abruzzi. Orario pomeridiano è l’unica soluzione praticabile per affrontare un’emergenza che sarà meno duratura di quanto si pensasse inizialmente.
La Dirigente Scolastica dell’Istituto Moretti di Roseto, Sabrina Del Gaone, affiancata dal professor William Di Marco e dal consigliere provinciale con delega all’Edilizia Scolastica, Graziano Ciapanna, ha chiarito la posizione della scuola e della Provincia, che stanno lavorando in una direzione comune.
La vicenda è scaturita dai risultati rilevati dalla Provincia in seguito ai campionamenti effettuati sulle varie tipologie di pavimenti (in quanto costruiti in lotti differenti) dell’Istituto Moretti.
Il 16 settembre la scuola è stata messa a conoscenza dei risultati, nei quali si parla di una percentuale irrisoria, ma comunque da prendere in considerazione, di vinil-amianto all’interno della composizione del pavimento. Il problema si è presentato in 8 aule dell’indirizzo turistico, dove è stato ritenuto opportuno un intervento immediato.
Inizialmente gli alunni sono stati trasferiti nei laboratori ma poi si è optato per rimetterli a disposizione degli indirizzi tecnici, introducendo delle lezioni pomeridiane per le malcapitate 8 classi. Da ciò è conseguito lo sciopero di venerdì scorso da parte degli studenti (in disaccordo con la scelta della dirigenza scolastica) che potrebbero indirne un altro per mercoledì prossimo.
Nel frattempo sono iniziati i lavori di sostituzione della pavimentazione da parte della ditta Capriotti, incaricata dalla Provincia. Inizialmente sembravano necessari 60 giorni per completare il tutto ma si ritiene che i tempi si possano dimezzare. Perciò i lavori dovrebbero durare fra i 30 e 40 giorni, compresi quelli non lavorativi, quindi si tratterebbe di un numero di lezioni non particolarmente elevato.
Nel corso della conferenza odierna è stato poi confermato come non ci sarà alcuna dispersione di amianto nell’aria durante gli interventi da effettuare e che la resina vitrea presente nei pavimenti ‘incriminati’ non permette comunque la dispersione se non della percentuale irrisoria rilevata dai controlli della Provincia, che in passato non aveva ritenuto opportuno intervenire.